AUTO AZIENDALI PIU’ VERDI, MA I DUBBI RIMANGONO

GR ADVISORY, leader nelle ricerche di mercato e nella consulenza in ambito corporate mobility, insieme a A.I.A.G.A. (Associazione Italiana Acquirenti e Gestori Auto Aziendali) ha realizzato l’indagine conoscitiva L’IMPRONTA VERDE DELLA FLOTTA AZIENDALE. Erogata in modalità web nel periodo 9-20 febbraio e articolata in 23 domande specialistiche, la survey ha raccolto la partecipazione record di 622 aziende. Il progetto è stato realizzato grazie a 5 aziende leader nella mobilità sostenibile: Alphabet, Continental, GuardOne, Volkswagen e Zucchetti.
Le diverse alimentazioni a basso impatto ambientale sono oggi ampiamente diffuse nelle aziende: Plug-In 52%, Mild Hybrid 50%, Full Hybrid 38% ed Elettrico 36%. Tre quarti delle aziende dichiarano di aver intrapreso azioni concrete per ridurre le emissioni, tra le quali l’introduzione di alimentazioni alternative rappresenta quella più seguita (58%) e ormai ha superato la policy con limite massimo di CO2 (38%) mentre l’obiettivo “Net Zero 2030” è stato accolto solo dal 13% delle aziende. Solo il 18% dei Fleet Manager dichiara di non avere nemmeno un veicolo ad alimentazione “green” in flotta.

Il 54% dei Fleet Manager che hanno acquisito veicoli elettrici o Plug-In riscontrano una diminuzione effettiva di consumi ed emissioni, ma il maggior effetto positivo, secondo il 62% degli intervistati, è costituito dal netto miglioramento dell’immagine aziendale. Tra gli aspetti critici emerge il rifornimento di energia per le vetture elettriche e ibride plug-in: il 55% delle aziende possiede colonnine di ricarica nei parcheggi aziendali, ma solo il 22% ha dotato i driver di eCard per ricarica pubblica e solo il 9% wallbox installate dall’azienda a casa dei dipendenti. Chi invece non ha ancora intrapreso la strada della mobilità green giustifica le sue scelte con il costo dei veicoli ancora troppo alto, a fronte di una scelta di modelli limitata per le proprie esigenze, oltre ai timori legati al rifornimento elettrico e alla copertura geografica delle colonnine. La scarsità di modelli adatti alle car list aziendali (46%) e le difficoltà di rifornimento (56%) sono gli aspetti negativi segnalati anche dal campione che ha già adottato auto elettriche e Plug-In.

Non solo i veicoli, anche i pneumatici devono essere sostenibili: oltre il 70% dei Fleet Manager gli attribuisce grande importanza nella riduzione delle emissioni attraverso la misurazione della rolling resistance. Ancora minoritario l’utilizzo di software di gestione flotta per misurare l’impronta verde: appena il 15% dei rispondenti dichiara di utilizzarlo, mentre oltre il 18% elabora la reportistica a supporto del “green” senza utilizzare un software specifico. Sebbene il numero sia cresciuto negli ultimi due anni, solo il 30% delle aziende realizza il Piano Spostamenti Casa-Lavoro.

La transizione green delle auto aziendali è ben lontana dalla sua piena realizzazione – sottolinea Davide Gibellini, CEO & Managing Partner GR ADVISORY – e dovrà essere attentamente monitorata da qui al fatidico 2035 anche a fronte del recente stop della decisione UE di proibire la vendita di motori termici. Il ridotto numero di aziende che offrono corsi ai driver aziendali (appena 15%) dimostra che non si è ancora capita l’importanza dei comportamenti di guida, sia per diminuire emissioni e consumi, sia per condurre correttamente le auto ibride ed elettriche e aumentare la sicurezza”.

GR ADVISORY è leader nella consulenza e nella ricerca di mercato in ambito mobilità aziendali. Con sedi a Milano e Roma, ha assistito oltre 300 fra le più importanti aziende italiane private e pubbliche nella realizzazione di benchmarking, ottimizzazione costi e livello di servizio, implementazione di mobility plan sostenibili grazie a specifiche conoscenze dei processi di mobilità e a strumenti proprietari (software FlottaSemplice®).

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