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Economia e Finanza

Perché separare lo stato di famiglia non serve a ottenere un ISEE più basso

Condividere lo stesso tetto non significa sempre appartenere alla stessa famiglia ai fini anagrafici, ma quando si tratta di ISEE le regole cambiano. Il nucleo familiare non si forma solo sulla base della convivenza, e spesso, anche volendo separare i redditi, la legge non lo permette. Chi vive con nonni, genitori o altri parenti stretti può ritrovarsi con un ISEE più alto senza nemmeno rendersene conto. Una residenza condivisa può bastare per far confluire nel calcolo dell’indicatore anche i redditi di chi non si vorrebbe includere. E tutto questo ha un impatto concreto sull’accesso a bonus, agevolazioni e prestazioni sociali.

Compilare la DSU per ottenere l’ISEE può sembrare un semplice adempimento, ma nasconde una serie di regole poco intuitive. Il nucleo familiare del dichiarante non è sempre formato da chi si sceglie, ma da chi la legge impone. Il legame anagrafico, cioè lo stato di famiglia, è solo il primo elemento da considerare. Anche chi prova a modificare lo stato di famiglia per separarsi da parenti conviventi scopre che, ai fini dell’ISEE, non basta. I vincoli di sangue, matrimonio o adozione prevalgono su qualunque separazione anagrafica formale.

Perché separare lo stato di famiglia non serve a ottenere un ISEE più basso-mondoefinanza.it

E così può accadere che un giovane lavoratore che convive con il nonno debba includere il suo reddito, o che un genitore separato rientrato nella casa dei propri genitori non possa ottenere un ISEE ridotto per i figli. Il tutto avviene in applicazione del DPCM 159/2013 e delle regole fornite da INPS e Agenzia delle Entrate, che chiariscono con precisione quali soggetti devono essere considerati parte integrante dello stesso nucleo.

Per la legge il nucleo familiare ISEE include sempre i parenti stretti che convivono nella stessa casa

Secondo quanto previsto dalla normativa vigente, il nucleo familiare ai fini ISEE è generalmente composto dai soggetti presenti nello stesso stato di famiglia alla data di presentazione della DSU. Tuttavia, il criterio della famiglia anagrafica non è sempre sufficiente a definire chi deve essere incluso. In presenza di legami stretti come quelli tra genitori e figli, nonni e nipoti, coniugi o partner in unione civile, la sola convivenza comporta l’obbligo di essere inseriti nello stesso nucleo, anche se economicamente indipendenti.

Per la legge il nucleo familiare ISEE include sempre i parenti stretti che convivono nella stessa casa-mondoefinanza.it

Anche se si prova a modificare lo stato di famiglia per “separarsi” formalmente, l’ISEE non cambia: se c’è un vincolo familiare e una residenza condivisa, il reddito di quel familiare incide sul calcolo. Per esempio, due fratelli che vivono insieme possono avere nuclei distinti solo se non sono legati da vincoli economici e riescono a dimostrare una chiara separazione. Ma se uno di loro è fiscalmente a carico dell’altro, o se esistono rapporti economici rilevanti, i loro redditi finiranno nello stesso indicatore.

Il caso più comune riguarda i figli maggiorenni che vivono ancora con i genitori. Anche con un piccolo lavoro e una DSU a sé stante, se non sono economicamente autosufficienti e non vivono da almeno due anni in un’abitazione diversa, continueranno a far parte del nucleo familiare dei genitori. Le soglie di reddito per l’autonomia vengono stabilite di anno in anno e devono essere superate per ottenere un ISEE distinto.

Non basta cambiare stato di famiglia per evitare l’inclusione dei familiari conviventi nel calcolo dell’ISEE

Uno degli errori più frequenti riguarda il tentativo di separare formalmente i redditi attraverso un nuovo stato di famiglia. Questa operazione, però, non produce effetti ai fini dell’ISEE se si continua a vivere con un familiare stretto. L’INPS e l’Agenzia delle Entrate chiariscono che la separazione anagrafica è irrilevante se c’è convivenza e legame familiare. Di conseguenza, chi divide lo stato di famiglia per avere un ISEE più basso rischia comunque di vedere i redditi aggregati.

Un esempio concreto riguarda un genitore single che torna a vivere con i propri genitori dopo una separazione. Anche se presenta una DSU distinta e si registra in uno stato di famiglia separato, il reddito dei nonni verrà comunque conteggiato nel suo ISEE, incidendo sull’importo dell’assegno unico o sulla possibilità di accedere a borse di studio e altre agevolazioni.

Chi vuole ottenere un ISEE indipendente deve non solo avere una residenza diversa, ma anche dimostrare la propria autonomia economica, rispettando i criteri indicati dalla normativa. Altrimenti, anche con una separazione formale, si continuerà a essere considerati parte dello stesso nucleo. È quindi fondamentale, prima di fare scelte anagrafiche o di residenza, comprendere bene le conseguenze in termini di indicatori economici.

Gerardo Marciano

Laureato in Giurisprudenza con indirizzo economico, ha ricevuto un Premio Internazionale alla Carriera conferito dal Senato Accademico della Facoltà di Scienze Aziendali e Sociali di ISFOA. Collabora e scrive articoli su tematiche finanziarie per numerose riviste nazionali e internazionali. È autore e coautore di oltre 40 eBook dedicati alla storia dei mercati e all’analisi statistica delle loro serie storiche. Negli anni ha partecipato, in qualità di esperto di storia dei mercati e statistica, ai principali eventi nazionali nel settore del trading e degli investimenti. È stato ospite di canali televisivi come Class CNBC, Le Fonti TV, Finanza Now, Money TV, e le sue opinioni sono state riprese da testate nazionali e internazionali, tra cui Avvenire, Il Sole 24 Ore, Alliance News e MF Dow Jones. Ha inoltre partecipato a trasmissioni radiofoniche in Italia e all’estero. È stato Amministratore Delegato e proprietario di Proiezionidiborsa.it fino al novembre 2023, un sito che, secondo i dati di Alexa, per diversi mesi è stato tra i primi posti nella classifica dei siti italiani più letti.

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