Molti traslocano per lavoro senza sapere che esiste una detrazione IRPEF pensata proprio per chi prende casa in affitto in un’altra regione e cambia residenza: il rigo E72 del 730 vale fino a 991 euro all’anno e può aiutare davvero a respirare, specie nei primi anni di un nuovo inizio. Ma non tutti sanno come funziona e chi può davvero beneficiarne. Ecco perché conviene conoscere meglio questa opportunità fiscale spesso dimenticata ma molto concreta.
Cambiare lavoro è un passo importante, ma farlo in una città lontana può diventare una vera rivoluzione nella vita quotidiana. Nuove strade, nuovi ritmi e spesso una nuova casa in affitto. Chi affronta un trasferimento di questo tipo sa quanto possa essere impegnativo non solo dal punto di vista emotivo ma anche economico.
Il legislatore ha previsto, proprio per chi vive questa transizione, una detrazione pensata per i lavoratori dipendenti che cambiano regione e affittano casa vicino al nuovo luogo di lavoro. Un’agevolazione concreta, poco conosciuta, ma inserita con precisione nel modello 730 al rigo E72.
Il rigo E72 del 730 consente una detrazione forfetaria IRPEF a favore dei lavoratori dipendenti che si trasferiscono per motivi di lavoro in un comune distante almeno 100 chilometri da quello di residenza originaria e situato in una regione diversa. A questa condizione geografica si aggiunge quella contrattuale: il contribuente deve essere titolare di un contratto di lavoro dipendente e di un contratto di locazione riferito all’immobile che diventa la sua abitazione principale.
La detrazione può arrivare fino a 991,60 euro se il reddito complessivo non supera i 15.493,71 euro, e si riduce a 495,80 euro per redditi compresi tra 15.493,71 e 30.987,41 euro. L’importo è fisso, ma va proporzionato ai giorni in cui l’immobile è stato effettivamente adibito a prima casa nel periodo d’imposta.
Pensiamo al caso di una persona residente a Bari che viene assunta con contratto a tempo indeterminato a Milano. Dopo il trasferimento e la firma di un contratto d’affitto, trasferisce anche la residenza. Se il suo reddito annuo è inferiore a 15.500 euro, può inserire nel 730 la detrazione intera prevista dal rigo E72, beneficiando così di un rimborso fiscale importante.
Per ottenere il beneficio del rigo E72 del modello 730, è necessario che la nuova residenza sia nel comune di lavoro o in uno limitrofo, e che il trasferimento sia avvenuto nei tre anni precedenti a quello della richiesta. Non rientrano nell’agevolazione i lavoratori con redditi assimilati o autonomi: la norma è riservata solo a lavoratori dipendenti.
Il contratto di affitto può essere libero o agevolato, purché registrato e riferito a un’abitazione utilizzata realmente come dimora principale. Se il contratto è condiviso tra più intestatari, la detrazione si suddivide solo tra quelli che rispettano tutti i requisiti.
Nel caso di trasferimento all’estero per motivi di lavoro, la detrazione è valida solo per l’anno in cui si mantiene la residenza fiscale in Italia. Per gli anni successivi, se non si è più fiscalmente residenti, il beneficio non è riconosciuto.
Per evitare problemi in fase di controllo, è importante conservare: il contratto di locazione, la CU 2025 che attesta la qualifica di lavoratore dipendente, e un’autocertificazione in cui si dichiara la nuova residenza, l’uso dell’immobile come abitazione principale e il rispetto dei requisiti di legge.
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