Stress+da+lavoro+e+infarto%2C+le+5+regole+fissate+dalla+Corte+di+Cassazione+che+cambiano+tutto+per+datori+e+dipendenti
mondoefinanzait
/2025/10/24/stress-da-lavoro-e-infarto-le-5-regole-fissate-dalla-corte-di-cassazione-che-cambiano-tutto-per-datori-e-dipendenti/amp/
Economia e Finanza

Stress da lavoro e infarto, le 5 regole fissate dalla Corte di Cassazione che cambiano tutto per datori e dipendenti

Una nuova sentenza della Corte di Cassazione cambia le regole sulla responsabilità del datore di lavoro. Se un dipendente muore per infarto legato allo stress da lavoro, l’azienda deve dimostrare di aver adottato tutte le misure di tutela. Una svolta che rafforza i diritti dei lavoratori e apre scenari importanti sul tema della salute professionale.

Il tema è cruciale perché riguarda milioni di lavoratori che ogni giorno affrontano ritmi intensi e carichi eccessivi. La Cassazione ha chiarito che lo stress lavorativo può essere causa diretta di gravi patologie e che il datore di lavoro non può sottrarsi alle proprie responsabilità. Questo principio, già emerso in precedenti ordinanze, oggi trova un consolidamento che avrà conseguenze rilevanti anche sui futuri contenziosi e sulla gestione dei rapporti di lavoro in Italia.

Stress da lavoro e infarto, le 5 regole fissate dalla Corte di Cassazione che cambiano tutto per datori e dipendenti-mondoefinanza.it

Il riconoscimento del danno non è solo economico, ma riguarda anche la sofferenza morale, la dignità costituzionalmente garantita del lavoratore e l’impatto psicologico che tali condizioni possono determinare sull’intero nucleo familiare. Inoltre, l’orientamento dei giudici rafforza l’obbligo delle aziende di adottare misure preventive, come una corretta organizzazione del lavoro, turni sostenibili e adeguati strumenti di tutela della salute, elementi che in futuro diventeranno sempre più centrali nei processi di valutazione delle responsabilità.

Stress da lavoro e responsabilità del datore: cosa prevede la Cassazione

Secondo l’ordinanza n. 26923 del 7 ottobre 2025, la Corte di Cassazione ha stabilito che, in caso di decesso o gravi danni dovuti allo stress da lavoro, l’onere della prova si inverte. Una volta dimostrato dal dipendente o dai familiari il legame tra condizioni lavorative e patologia, spetta al datore di lavoro provare di aver fatto tutto il possibile per evitare l’evento.

Stress da lavoro e responsabilità del datore: cosa prevede la Cassazione-mondoefinanza.it

Gli esempi riportati in sentenza parlano chiaro: turni massacranti, assenza di pause, pressione costante e ritmi insostenibili possono determinare un infarto da stress riconducibile all’attività lavorativa. Un caso emblematico riguarda un medico costretto a turni estremi, la cui morte è stata collegata direttamente alle condizioni di lavoro. La Cassazione ha ribadito che il datore non deve solo fornire strumenti e sicurezza fisica, ma garantire la tutela complessiva del benessere psico-fisico del dipendente.

Il riconoscimento del danno morale e i valori costituzionali del lavoro

Un altro aspetto centrale è il riconoscimento del danno morale. Non si tratta soltanto di rimborsare le spese o il mancato guadagno, ma di riconoscere le sofferenze interiori vissute dalla vittima e dai familiari. Già con l’ordinanza n. 25191 del 2023, relativa a un autista di autobus colpito da infarto, la Cassazione aveva stabilito che le paure e i turbamenti emotivi derivanti da una malattia professionale devono essere risarciti come voce autonoma. A ciò si aggiunge un richiamo alla Costituzione italiana, che tutela il lavoro non solo come fonte di reddito, ma come strumento di dignità, identità personale e partecipazione sociale.

La Corte ha chiarito che privare un lavoratore della possibilità di svolgere la propria attività a causa di un comportamento illecito del datore equivale a ledere valori fondamentali della democrazia. Il messaggio è chiaro: la tutela della salute dei lavoratori è un obbligo inderogabile e il mancato rispetto può portare a pesanti condanne risarcitorie.

Recent Posts

Risparmia fino a 1.291,14 € seguendo le nuove regole sulle detrazioni dei premi assicurativi

Le assicurazioni possono trasformarsi in un vantaggio concreto nella dichiarazione dei redditi, ma solo se…

1 mese ago

Questo rigo del 730 può portare fino a 991 euro se ci si è trasferiti per lavoro affittando casa in un’altra regione

Molti traslocano per lavoro senza sapere che esiste una detrazione IRPEF pensata proprio per chi…

1 mese ago

Ecco come l’Agenzia delle Entrate potrà pignorare i conti correnti in tempi record

I nuovi strumenti dell’Agenzia delle Entrate puntano ad accelerare i tempi dei pignoramenti, con procedure…

1 mese ago

Ecco cosa succede a chi dimentica anche solo una delle scadenze fiscali di novembre 2025

Ogni anno novembre si presenta con il suo carico di impegni, ma il 2025 non…

1 mese ago

Cambia l’età dei figli per chiedere il congedo partentale. Ecco come e cosa fare per ottenere questa agevolazione

Il nuovo congedo parentale esteso cambia radicalmente le regole per i genitori lavoratori, ampliando tempi…

1 mese ago

Dove mettere 10.000 euro per 4 anni per dormire tranquilli e guadagnare il massimo

Quando si ha a disposizione una somma come 10.000 euro, può sembrare semplice scegliere dove…

1 mese ago