Tinteggiare casa può costarti la metà, ecco i casi pratici che ti possono fare usufruire del bonus

Imbiancare casa può costare meno grazie al bonus ristrutturazioni che permette di detrarre fino al 50% delle spese sostenute. Ma non tutti gli interventi rientrano automaticamente nelle agevolazioni fiscali: la possibilità di beneficiare della detrazione dipende dal tipo di lavori e dal contesto in cui vengono eseguiti.

Il tema è di particolare interesse perché riguarda milioni di proprietari che desiderano rinnovare la propria abitazione senza spendere cifre eccessive. La normativa distingue infatti tra manutenzione ordinaria e straordinaria, con regole che cambiano radicalmente se si tratta di una casa privata o di un condominio. Comprendere queste differenze è essenziale per non commettere errori e sfruttare al meglio le opportunità fiscali messe a disposizione.

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Tinteggiare casa può costarti la metà, ecco i casi pratici che ti possono fare usufruire del bonus – mondoefinanza.it

Secondo i dati del Ministero dell’Economia, ogni anno oltre 15 miliardi di € vengono recuperati dai contribuenti grazie alle detrazioni edilizie. Tra queste rientra anche la tinteggiatura, ma solo a precise condizioni che meritano di essere chiarite con esempi pratici.

Quando la tinteggiatura è detraibile nelle abitazioni private e nei condomini

La normativa fiscale considera la tinteggiatura come un intervento di manutenzione ordinaria. Per le abitazioni private, questo significa che il semplice imbiancare le pareti non dà diritto ad alcuna detrazione fiscale. Il discorso cambia, però, se la tinteggiatura è collegata a lavori di manutenzione straordinaria, restauro o ristrutturazione edilizia. In questo caso, i costi per imbiancare rientrano come spese accessorie legate a interventi più ampi.
Un esempio concreto: chi rifà l’impianto elettrico della casa può inserire tra le spese detraibili anche la successiva imbiancatura, necessaria a ripristinare le pareti. Lo stesso vale per il rifacimento dell’impianto idraulico, la demolizione o costruzione di muri interni, la sostituzione di infissi o pavimenti.

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Quando la tinteggiatura è detraibile nelle abitazioni private e nei condomini – mondoefinanza.it

Per i condomini le regole sono più favorevoli. In questo caso, anche la semplice tinteggiatura delle parti comuni (scale, androni, facciate interne) può essere portata in detrazione senza la necessità che sia collegata a interventi straordinari. La legge riconosce infatti che le spese di manutenzione ordinaria condominiali rientrano tra quelle agevolabili.

Tinteggiatura esterna e strategia del traino nei lavori straordinari

Un discorso a parte riguarda la tinteggiatura esterna. Per le abitazioni private, la detrazione è possibile solo se l’intervento comporta una modifica significativa, come l’utilizzo di materiali diversi o il cambiamento dei colori delle pareti. Una semplice riverniciatura con lo stesso colore non basta. Al contrario, nei condomini la tinteggiatura esterna è detraibile anche senza variazioni estetiche, rendendo più semplice l’accesso all’agevolazione.
Un altro aspetto fondamentale è l’“effetto traino”. La normativa consente di far rientrare la tinteggiatura tra le spese detraibili quando è conseguenza diretta di lavori straordinari già ammessi al bonus. Ad esempio, se dopo la sostituzione delle tubature si rende necessario ridipingere le pareti, il costo dell’imbiancatura potrà essere incluso nel beneficio fiscale.
Il meccanismo di detrazione prevede che la spesa sia recuperata in 10 rate annuali di pari importo attraverso la dichiarazione dei redditi. Per le prime case la detrazione arriva fino al 50% della spesa, mentre per le seconde case si ferma al 36%. In ogni caso, il pagamento deve essere effettuato con strumenti tracciabili (bonifico parlante) per poter essere ammesso al bonus.

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