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Economia e Finanza

I segnali che indicano una maggiore disponibilità di soldi alle famiglie

Il credito torna a crescere per famiglie e imprese. Dopo mesi di rallentamento, i mutui e i prestiti bancari mostrano segnali di miglioramento grazie al calo dei tassi e al ritorno di fiducia nel sistema finanziario. Le ultime analisi di Banca d’Italia e ABI confermano un’inversione di tendenza, trainata soprattutto dalle richieste di finanziamento per l’acquisto della casa.

La dinamica del credito, dopo un 2024 segnato da tassi elevati e contrazione della domanda, torna a muoversi in direzione positiva. Secondo i dati diffusi da Il Sole 24 Ore, nei primi mesi del 2025 le famiglie italiane hanno registrato un aumento delle richieste di mutui a tasso fisso e prestiti personali, segnale che il settore bancario sta gradualmente uscendo dalla fase di stagnazione. Il calo del costo del denaro, favorito dalle decisioni della Banca Centrale Europea, ha riportato in equilibrio il mercato, stimolando la concessione di credito e migliorando la sostenibilità delle rate.

5 segnali che il credito alle famiglie sta davvero ripartendo nel 2025 – mondoefinanza.it

Parallelamente, le banche hanno introdotto criteri di valutazione più flessibili per agevolare le famiglie con redditi medi e garantire l’accesso al finanziamento per l’acquisto dell’abitazione principale. L’incremento dell’offerta di credito si accompagna anche a una maggiore attenzione al rischio: gli istituti puntano su prodotti con copertura assicurativa integrata e formule di tasso misto, pensate per tutelare i clienti da eventuali oscillazioni future dei mercati.

Mutui in ripresa: tassi in calo e nuove opportunità per le famiglie

La crescita dei mutui per l’acquisto della casa è tra i segnali più evidenti della ripartenza del credito. Secondo Banca d’Italia, dopo la flessione del 2024, il volume dei nuovi finanziamenti immobiliari è tornato a salire del 4,2% nel primo trimestre 2025. I tassi medi sui mutui a lungo termine si attestano ora intorno al 3,5%, in netto calo rispetto al 4,8% registrato un anno prima. Le famiglie, spiega ABI nel suo ultimo rapporto mensile, si orientano sempre più verso soluzioni a tasso fisso, che oggi rappresentano oltre il 70% delle nuove erogazioni. L’incertezza macroeconomica spinge infatti i nuclei familiari a privilegiare stabilità e prevedibilità delle rate, beneficiando al contempo del progressivo allentamento monetario.

Mutui in ripresa: tassi in calo e nuove opportunità per le famiglie – mondoefinanza.it

Un altro elemento in crescita è l’interesse per le formule green, cioè mutui dedicati all’acquisto o alla ristrutturazione di immobili ad alta efficienza energetica. Le banche, in linea con le direttive europee, offrono condizioni più vantaggiose per favorire la transizione ecologica del patrimonio edilizio. Le agevolazioni per i giovani under 36, confermate anche per il 2025, continuano a sostenere la domanda. Grazie al Fondo di Garanzia Prima Casa, gestito da Consap, molti giovani riescono ad accedere al credito con copertura fino all’80% del valore dell’immobile.

Prestiti personali e credito al consumo: segnali positivi per il 2025

Oltre ai mutui, anche il mercato dei prestiti personali e del credito al consumo mostra un andamento incoraggiante. Secondo i dati diffusi da Crif e Federazione delle Banche di Credito Cooperativo, nel primo semestre 2025 le richieste di prestiti per l’acquisto di beni durevoli, ristrutturazioni domestiche e veicoli elettrici sono aumentate del 6,8% rispetto all’anno precedente. La media degli importi richiesti si attesta intorno ai 12.800 €, con durate sempre più lunghe e tassi in calo. In particolare, il tasso medio dei prestiti personali è sceso al 7,3%, contro l’8,5% del 2024, segno di un progressivo ritorno alla normalità.

Le famiglie italiane, osserva Il Messaggero Economia, stanno recuperando fiducia e utilizzano il credito non solo per esigenze straordinarie, ma anche per investimenti nel comfort abitativo e nell’efficienza energetica. La combinazione tra tassi più bassi, politiche bancarie più inclusive e maggiore concorrenza digitale – favorita dalle piattaforme fintech – contribuisce a rendere il credito più accessibile e sostenibile. Il 2025, secondo le previsioni di Banca d’Italia, potrebbe chiudersi con una crescita complessiva del credito al settore privato pari al 2,5%, un dato che segna un’inversione di tendenza rispetto al biennio precedente e conferma il ritorno di fiducia delle famiglie italiane verso il sistema bancario.

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