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Economia e Finanza

Con il suo 3,85% netto questo è oggi il miglior BTP in circolazione per rendimento: vantaggi e rischi da conoscere bene

Un numero preciso, 3,85%, sta attirando l’attenzione di chi cerca rendimenti solidi e affidabili. Non è un dato astratto, ma una promessa concreta di ritorni stabili nel tempo. Quando si parla di titoli di Stato, dietro i numeri si nascondono meccanismi complessi che, se compresi, possono aprire prospettive interessanti. Un titolo che offre un rendimento così elevato non passa inosservato, soprattutto in un contesto dove la sicurezza e la prevedibilità contano più dei guadagni immediati. Il BTP TF 1,7% ST51 EUR racchiude una storia lunga quanto la sua scadenza: porta al 2051, oltre tre decenni nel futuro. Chi osserva questi dati non vede solo cifre, ma una possibile strategia per costruire valore nel tempo. In un mercato fatto di incertezze, un rendimento netto così alto diventa quasi un faro per chi sa attendere e ragionare sul lungo periodo.

La prospettiva di acquistare un titolo a un prezzo inferiore rispetto al suo valore nominale accende un interesse immediato. Significa poter contare su cedole annuali e, al termine della scadenza, su un rimborso più alto di quanto investito.

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La cedola annua dell’1,7% può sembrare modesta, ma il vantaggio reale nasce dalla differenza tra prezzo pagato e valore finale. Un esempio aiuta a capire: investendo 10.000 euro oggi, si incassano cedole ogni anno e un capitale più elevato nel 2051. La distanza temporale diventa così un elemento chiave dell’investimento, trasformando il tempo in un alleato.

La sensibilità ai tassi di interesse, però, non va sottovalutata. Un titolo con durata superiore ai 18 anni reagisce in modo significativo ai movimenti dei tassi: un aumento può far scendere il prezzo, un calo può farlo salire. Chi sceglie questo strumento lo fa spesso con l’intenzione di mantenerlo fino alla scadenza, riducendo l’impatto delle oscillazioni intermedie e concentrandosi sul rendimento finale. Non è un investimento per chi cerca liquidità immediata, ma per chi ragiona su orizzonti lunghi e stabili.

Il meccanismo che rende interessante il BTP TF 1,7% ST51 EUR per chi punta a valorizzare il capitale con un rendimento netto costante nel tempo

Un rendimento netto del 3,85% nasce da un prezzo di mercato di circa 61,86 e da una struttura costruita per premiare chi resta investito fino alla fine. La vera forza di questo BTP a lungo termine non è nella cedola annua, ma nella plusvalenza finale che si ottiene alla scadenza. L’imposta agevolata del 12,5% sui titoli di Stato contribuisce a mantenere alto il rendimento effettivo, rendendo il titolo particolarmente competitivo rispetto a molti strumenti finanziari alternativi.

Il meccanismo che rende interessante il BTP TF 1,7% ST51 EUR per chi punta a valorizzare il capitale con un rendimento netto costante nel tempo-mondoefinanza.it

Il comportamento del prezzo è strettamente legato ai tassi d’interesse. Se i tassi calano, il valore del titolo sale e può generare un guadagno anche per chi vende prima della scadenza. Se i tassi aumentano, il prezzo scende, e questo può diventare uno svantaggio per chi ha necessità di liquidità immediata. La duration elevata amplifica questi movimenti, rendendo l’investimento più adatto a chi è disposto ad attendere e meno a chi teme la volatilità. In questo senso, il titolo rappresenta una scelta strategica più che tattica, pensata per chi vuole costruire un rendimento costante nel tempo.

Tra opportunità concrete e rischi da valutare con attenzione in un orizzonte temporale così lungo

Un BTP con scadenza al 2051 non è pensato per chi guarda al breve termine. La lunga durata implica una riflessione attenta sulla strategia e sulla capacità di sostenere eventuali oscillazioni. Il principale rischio è legato all’andamento dei tassi: se aumentano e si decide di vendere prima della scadenza, il valore incassato può essere inferiore all’investimento iniziale. Chi mantiene il titolo fino al termine, invece, riceve il rimborso pieno e beneficia delle cedole percepite nel corso degli anni.

Anche l’inflazione gioca un ruolo importante. Su un arco temporale così ampio, l’erosione del potere d’acquisto può incidere sul rendimento reale. Per questo motivo, un investimento di questo tipo è spesso inserito all’interno di portafogli diversificati, dove la stabilità di un titolo di Stato bilancia strumenti più dinamici. Non si tratta di inseguire guadagni rapidi, ma di costruire un percorso solido e misurato. La vera chiave sta nella prospettiva: ciò che per qualcuno può sembrare lento e distante, per altri rappresenta una base concreta su cui costruire il futuro.

Gerardo Marciano

Laureato in Giurisprudenza con indirizzo economico, ha ricevuto un Premio Internazionale alla Carriera conferito dal Senato Accademico della Facoltà di Scienze Aziendali e Sociali di ISFOA. Collabora e scrive articoli su tematiche finanziarie per numerose riviste nazionali e internazionali. È autore e coautore di oltre 40 eBook dedicati alla storia dei mercati e all’analisi statistica delle loro serie storiche. Negli anni ha partecipato, in qualità di esperto di storia dei mercati e statistica, ai principali eventi nazionali nel settore del trading e degli investimenti. È stato ospite di canali televisivi come Class CNBC, Le Fonti TV, Finanza Now, Money TV, e le sue opinioni sono state riprese da testate nazionali e internazionali, tra cui Avvenire, Il Sole 24 Ore, Alliance News e MF Dow Jones. Ha inoltre partecipato a trasmissioni radiofoniche in Italia e all’estero. È stato Amministratore Delegato e proprietario di Proiezionidiborsa.it fino al novembre 2023, un sito che, secondo i dati di Alexa, per diversi mesi è stato tra i primi posti nella classifica dei siti italiani più letti.

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