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Economia e Finanza

Quota 103 e Opzione Donna nel 2026: 3 scenari e nuovi limiti in arrivo sulla pensione anticipata

Proroga di Quota 103 e Opzione Donna nella Manovra 2026? Tra vincoli di bilancio e flessibilità in uscita, il Governo valuta interventi mirati. Possibile anche una “sterilizzazione” parziale dell’età pensionabile legata all’aspettativa di vita. Focus su previdenza integrativa e ipotesi di silenzio-assenso sul Tfr per aumentare le adesioni ai fondi. Le decisioni definitive arriveranno con la Legge di Bilancio.

La cornice è quella di una Manovra con circa 16 miliardi € complessivi, dove lo spazio per le pensioni anticipate è limitato e deve convivere con il taglio Irpef e la Rottamazione delle cartelle. Come riportato da Il Sole 24 Ore e Italia Oggi, l’Esecutivo sta valutando una proroga “tecnica” di Quota 103, Opzione Donna e Ape Sociale, rimodulando platee e requisiti per contenerne i costi. Le stime interne del MEF e le osservazioni della Ragioneria dello Stato indicano che un rinnovo “invariante” avrebbe un impatto di spesa superiore al miliardo €, mentre la selettività e i tetti all’assegno riducono l’onere. La Banca d’Italia ha più volte segnalato la natura transitoria di queste misure, sollecitando coerenza con la sostenibilità di medio periodo.

Quota 103 e Opzione Donna nel 2026: 3 scenari e nuovi limiti in arrivo sulla pensione anticipata – mondoefinanza.it

Nel frattempo, il dossier sull’adeguamento all’aspettativa di vita torna d’attualità: dal 2027 scattano +3 mesi, ma si studia un freno per attenuare il salto. Il capitolo previdenza complementare è l’altra leva: l’adesione ai fondi resta sotto il 35% secondo Covip, e il silenzio-assenso sul Tfr ricompare tra le opzioni per colmare il gap. In questo quadro, il Governo punta a evitare “scalini” e a dare continuità alle uscite flessibili, preservando al contempo i saldi di finanza pubblica richiesti da Bruxelles.

Rinnovo di Quota 103 e Opzione Donna: platee, requisiti e tetti in valutazione

La proroga di Quota 103 (uscita a 62 anni con 41 anni di contributi) resta la soluzione più citata, ma con possibili correttivi: conferma del calcolo interamente contributivo, finestra mobile e tetto mensile all’assegno (valori indicati nelle ultime versioni in area 2.800–2.900 € lordi, come ricorda Il Sole 24 Ore). Per Opzione Donna, le ipotesi riguardano il mantenimento di 35 anni di contributi, requisiti anagrafici modulati e condizioni legate a figli, caregiver o invalidità, con calcolo contributivo integrale; le platee risultano già ridotte dopo gli interventi 2024, come evidenziato da La Repubblica.

Rinnovo di Quota 103 e Opzione Donna: platee, requisiti e tetti in valutazione – mondoefinanza.it

L’Ape Sociale resterebbe in continuità per disoccupati, addetti a mansioni gravose e soggetti con invalidità, ma l’ampiezza dipenderà dalle coperture. Le analisi della Ragioneria e del MEF convergono su un punto: la flessibilità costa meno se accompagnata da tetti, finestre e calcolo contributivo, che allineano la spesa al montante maturato.

Età pensionabile, freno all’adeguamento 2027 e spinta alla previdenza integrativa con Tfr

Sull’età pensionabile, la Legge Fornero prevede l’aggancio automatico alla speranza di vita: dal 2027 è atteso un incremento di 3 mesi. Le ipotesi MEF, riportate da Il Messaggero, valutano una sterilizzazione parziale (ad es. +2 mesi nel 2027 e recupero residuo nel 2028) per attenuare l’impatto sui lavoratori prossimi all’uscita, contenendo il costo rispetto a un blocco totale. In parallelo, il capitolo previdenza integrativa torna centrale: la proposta di silenzio-assenso sul Tfr di categoria punta a incrementare la partecipazione ai fondi pensione, in linea con le evidenze Covip sulla bassa penetrazione italiana.

Le fonti tecniche ricordano che l’adesione automatica, con possibilità di opt-out, aumenta le iscrizioni senza obblighi di versamento aggiuntivi per chi non conferma. La combinazione tra uscite flessibili “mirate”, freno all’adeguamento aspettative di vita e rilancio della previdenza complementare è la via che il Governo sta esplorando per conciliare sostenibilità e tutele. Resta il vincolo dei 16 miliardi € complessivi: ogni scelta su Quota 103, Opzione Donna e Tfr dovrà misurarsi con i saldi di bilancio e con le priorità fiscali già annunciate.

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