L’Assegno unico di ottobre 2025 arriva con importi rivalutati e nuove tabelle Inps che definiscono gli importi in base all’Isee. Tra 57,50 € e 201 € per figlio, la cifra effettiva dipende da una scala progressiva che tiene conto del reddito e delle maggiorazioni familiari, garantendo equità e continuità nel sostegno.
L’Assegno unico e universale applica importi modulati in base all’ISEE e rivalutati per l’inflazione (0,8% nel 2025: fonte Inps, circolare 33/2025). La logica è semplice: importo pieno ai redditi più bassi, importo minimo a chi supera la soglia alta o non presenta l’attestazione, con una decrescenza lineare per i valori intermedi. Le fonti Repubblica Economia e Quifinanza evidenziano come la curva premi i redditi medio-bassi e assicuri continuità tra le fasce. Restano attive le maggiorazioni: +50% per i figli under 1, incrementi per madri under 21, per nuclei con almeno tre figli e per figli con disabilità (maggiorazioni permanenti).
Sul fronte operativo, il calendario Inps (messaggio 2229/2025) conferma due finestre di accredito a ottobre. Per non perdere importi, è essenziale l’ISEE aggiornato entro le scadenze: chi lo ha rinnovato entro il 30 giugno riceve anche gli arretrati da marzo. Secondo Il Sole 24 Ore, la spesa 2025 supera 11,5 miliardi €, segno dell’impatto strutturale della misura. Le attese per il 2026 includono nuova rivalutazione automatica legata ai prezzi, con possibili aggiustamenti tecnici e integrazioni regionali.
Secondo la circolare Inps n. 33 del 4 febbraio 2025, l’importo massimo è 201 € per figlio per ISEE fino a 17.227,33 €, mentre il minimo di 57,50 € spetta a chi supera 45.939,56 € o non presenta l’attestazione. Per i valori intermedi l’Inps applica una decrescenza lineare: una famiglia con ISEE 25.000 € riceve circa 160 € per figlio; con ISEE 35.000 € l’importo scende intorno a 110 €. L’analisi di Repubblica Economia conferma che la curva assicura proporzionalità e continuità, evitando salti tra scaglioni.
Restano in vigore le maggiorazioni per figli con disabilità, per madri under 21, per nuclei con 3+ figli e per bambini sotto 1 anno (+50%), come da prassi Inps e documentazione tecnica citata dalla stampa specializzata.
Il calendario confermato dall’Inps (messaggio 2229/2025) prevede accrediti il 20–21 ottobre per le domande in corso e l’ultima settimana per nuove istanze, conguagli e variazioni anagrafiche. Aggiornare l’ISEE è decisivo: chi lo ha rinnovato entro il 30 giugno ottiene gli arretrati da marzo; chi non lo ha fatto resta sul minimo. Secondo Il Sole 24 Ore, la misura raggiunge oltre 6 milioni di famiglie e 9,8 milioni di figli, con importo medio in estate attorno a 172 € (picchi fino a 224 € con maggiorazioni).
Per il 2026, atteso un nuovo ritocco per inflazione, con possibili adeguamenti alle tabelle e un confronto politico su eventuali bonus integrativi territoriali. La linea indicata da Inps e ripresa da Il Sole 24 Ore è di mantenere una formula progressiva, semplice da calcolare e coerente con la rivalutazione annuale. In sintesi, l’Assegno unico di ottobre 2025 conferma la struttura a decrescenza lineare tra soglie, incentiva l’aggiornamento dell’ISEE e prepara il terreno agli adeguamenti del 2026, salvaguardando le maggiorazioni per i nuclei più fragili.
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