Mentre i ricchi hanno sempre tante scappatoie per pagare pochissime tasse, lo Stato penalizza il ceto medio e i poveri senza pietĂ .
Eppure ci sono dei trucchi assolutamente legali che possono permetterci di risparmiare tanti soldi dal punto di vista fiscale, e sono un bel po’. Partiamo subito dalle deduzioni fiscali per abbattere l’imponibile Irpef, come le spese mediche, assistenza disabili, assegno al coniuge, spese scolastiche, affitto e farmaci.
Da questo punto di vista è importante controllare i limiti di reddito dei figli a carico per quanto riguarda le spese sostenute per loro. Poi è molto importante investire in modo intelligente: ultimamente tanti si stanno buttando a capofitto sulle criptovalute o su ETF piuttosto esotici, ma se non si conosce bene la materia, si rischia di farsi molto male.
Le donazioni a enti di beneficenza riconosciuti sono deducibili dal reddito e, in questo caso, si può fare un gran bene al prossimo avendo anche un vantaggio per sé.
I bonus edilizi possono valere tanto se sfruttati nel modo giusto, ma non sono da sottovalutare neanche gli strumenti aziendali come i buoni pasto, che sono totalmente deducibili per l’impresa e non tassati per il dipendente, e questo consente all’azienda di essere molto più sociale a costo zero.
Ma, secondo gli esperti, è fondamentale compilare nel modo giusto il modello 730. E bisogna anche fare delle simulazioni sull’impatto dei fondi pensione, piani di accumulo e conti previdenziali parafiscali. Infatti, questi strumenti sono fortemente agevolati e chi li sfrutta può dedurre i contributi dal reddito imponibile; inoltre, c’è anche una tassazione agevolata sui rendimenti. Come sappiamo, lo Stato li sta spingendo tantissimo, secondo i maligni per fare un favore alle banche.
Ad ogni modo, certamente il privato può dedurre un reddito imponibile Irpef fino a un massimo di oltre 5000 euro all’anno di contributi versati, ed è davvero una cifra notevole.
Ma, come detto, oltre alla deduzione, i rendimenti maturati nel fondo pensione beneficiano anche di una tassazione agevolata del 20% invece del solito 26% applicato agli investimenti tradizionali, ma c’è di più. Infatti, al momento dell’erogazione della prestazione, la tassazione va dal 9 al 15%, quindi piuttosto lontana dalle consuete aliquote Irpef.
I contributi deducibili comprendono versamenti personali, versamenti del datore di lavoro e anche a favore di familiari a carico, ma per usufruire della deduzione l’importo va correttamente indicato nella dichiarazione dei redditi.
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