Doppio taglio su pensione di reversibilità e di invalidità: tanta rabbia ma arrivano le spiegazioni dell’INPS

La pensione di reversibilità e l’invalidità sono state stravolte ultimamente da vari pronunciamenti e dunque ecco arrivare i tagli.

Al di là della rabbia giustificatissima di chi riceve o riceverà un assegno minore, è importante capire le motivazioni anche eventualmente per opporsi laddove non si dovesse rientrare nelle categorie interessate dal taglio. Innanzitutto abbiamo il problema del superamento del limite reddituale.

salvadanaio e scritta
Doppio taglio su pensione di reversibilità e di invalidità: tanta rabbia ma arrivano le spiegazioni dell’INPS-mondoefinanza.it

La pensione di reversibilità può essere ridotta o revocata se il reddito complessivo del beneficiario eccede un determinato tetto. Un errore frequente è la doppia contabilizzazione dei redditi pensionistici con conseguenti decurtazioni ingiustificate. Ma alle volte è proprio il soggetto, magari in buona fede, ad aver nascosto un introito all’INPS, che poi se ne accorge e allora sono guai. La seconda grande questione riguarda l’attività lavorativa del figlio invalido.

I problemi da prevenire o da risolvere

Se il figlio invalido, titolare di reversibilità, svolge un’attività di tipo lavorativo o che comunque gli genera un introito, la pensione si riduce in base a un calcolo fatto a scaglioni di reddito e il taglio può andare dal 25% al 50%. C’è inoltre la questione dell’invalidità parziale. La pensione di invalidità e la reversibilità non sono cumulabili se l’invalidità è inferiore al 100%. Quindi, un invalido all’80% che percepisce la reversibilità non può avere anche la pensione di invalidità e uno dei due trattamenti va perduto.

anziano che legge
I problemi da prevenire o da risolvere-mondoefinanza.it

Molti si dicono contrari al divieto di questo cumulo perché non si vede la ragione per la quale, se sussiste l’invalidità e sussiste il legame con il defunto, non si abbia diritto ad entrambi i trattamenti.

C’è poi la grande questione della errata valutazione dei redditi da parte dell’INPS. Alcune sedi dell’INPS, anche se può sembrare strano, applicano calcoli errati sommando redditi pensionistici di anni diversi o doppie pensioni. Questo è emerso in vari giudizi e ha causato anni di disagi ai beneficiari, anche se poi hanno vinto la causa.

L’insidia maggiore, il mancato aumento

Se un taglio è percepibile facilmente è il mancato aumento a causa di un di questi errori ad essere maggiormente insidioso. Infatti in questo caso si vedrà il proprio trattamento sempre costante e non si sospetterà nulla. Ecco perchè gli esperti conisgliano ciclicamente di controllare dati alla mano, l’importo di quel che si riceve: errori nostri o dell’INPS o smplicemente un cambio di normativa possono alterare le cose.

Ma sono anche le sentenze a poter cambiare tutto: un orientamento giurisprudenziale più favorevole ci può concedere vantaggi che non sospettiamo neanche.

Gestione cookie