Assegno Unico bloccato ad ottobre: niente data di accredito e scopriamo il pasticcio sull’ISEE

Nel settembre 2025 Marco, un lavoratore dipendente con figli a carico, riceve regolarmente l’ormai famoso Assegno Unico.

Eppure ad ottobre non lo riceverà. Per capire cosa è successo facciamo un passo indietro. Marco e sua moglie hanno sempre ricevuto l’Assegno Unico ma con la cifra più bassa, questo perché non hanno mai presentato l’ISEE. Questo è perfettamente legittimo perché se non si presenta l’ISEE l’Assegno Unico, appunto, viene erogato nella sua fascia più bassa.

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Assegno Unico bloccato ad ottobre: niente data di accredito e scopriamo il pasticcio sull’ISEE-credit ANSA-mondoefinanza.it

Ciò che Marco però non sa è che le situazioni poco chiare che ha nei confronti dell’INPS (che gli ha chiesto chiarimenti per altre questioni sospese) lo hanno reso soggetto di una pratica di accertamento. Dunque l’INPS, temendo di avere un credito nei confronti di Marco che costui non sta onorando, per sicurezza gli ha sospeso l’Assegno Unico.

Cerchiamo di capire il problema e come risolverlo

Ma per quanto tempo dovrà patire questo? Ciò non è chiaro e per avere chiarimenti Marco si è recato col suo legale agli uffici dell’INPS. Ma è stato proprio il suo legale a fargli una tirata d’orecchi. Quando si hanno contenziosi con l’INPS è necessario fornire tutta la documentazione richiesta con puntualità. Infatti se l’INPS rileva incongruenze particolari o irregolarità nei dati comunicati, o si addirittura teme dichiarazioni false, può precauzionalmente bloccare l’erogazione.

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Dunque in questi casi, prima di accusare l’istituto di negligenza, dobbiamo verificare se abbiamo sempre fornito tutte le documentazioni richieste. Infatti è vero che l’ISEE non è strettamente necessario, ma se facciamo orecchie da mercante quando l’INPS ci richiede una specifica documentazione, ecco che entriamo in una sorta di zona grigia che può consentire all’istituto di prendere anche questo genere di decisioni drastiche se sospetta che ci sono delle forti irregolarità.

Tante cause per i blocchi

Tuttavia le varie famiglie che lamentano il blocco dell’Assegno Unico possono ricadere in varie tipologie. Il caso più diffuso è quello dell’IBAN errato. Magari la famiglia ha cambiato banca perché ha trovato un’offerta migliore, ma si è scordata di comunicare l’IBAN all’INPS. Oppure per esempio, un altro caso è quello dei figli maggiorenni senza integrazioni dati.

Quando il figlio compie 18 anni, l’Assegno Unico può essere temporaneamente bloccato se non viene aggiornata la domanda con la certificazione che il figlio è studente oppure lavoratore con reddito nei limiti prescritti dalla legge. L’assegno può essere anche bloccato se veniva percepito come maggiorato a causa della disabilità, ma ci sono discordanze riguardo questa situazione patologica.

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