Il 2025 potrebbe essere l’ultimo anno per usufruire del bonus elettrodomestici, una delle agevolazioni fiscali più utilizzate dalle famiglie italiane. Le novità introdotte rischiano di modificarne l’impatto e per questo è fondamentale capire subito regole, limiti e scadenze per non perdere la detrazione.
Il bonus elettrodomestici rappresenta da anni un sostegno concreto per chi affronta spese legate all’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici ad alta efficienza. La misura, collegata agli interventi di ristrutturazione edilizia, consente di ottenere una detrazione Irpef del 50% da suddividere in 10 rate annuali. Negli ultimi anni, però, il tetto massimo di spesa ammissibile si è progressivamente ridotto: dai 10.000 € iniziali si è passati agli 8.000 € del 2023 fino ai 5.000 € fissati per il 2025.
Secondo i dati del Ministero dell’Economia e delle Finanze, nel 2024 oltre 600.000 famiglie hanno beneficiato del bonus, stimolando non solo il settore dell’arredo ma anche quello della produzione di elettrodomestici a basso consumo. Tuttavia, la misura appare a rischio: senza una nuova proroga nella prossima legge di bilancio, dal 1° gennaio 2026 non sarà più possibile richiederla.

Gli esperti fiscali ricordano che l’accesso al beneficio non è automatico: occorre dimostrare di aver effettuato interventi di manutenzione straordinaria o ristrutturazione. Inoltre, gli acquisti devono rispettare i requisiti di classe energetica stabiliti dalla normativa, mentre i pagamenti devono avvenire esclusivamente con strumenti tracciabili (bonifico, carta di credito o debito).
Un aspetto spesso trascurato è la corretta conservazione della documentazione: fatture, ricevute e scontrini devono riportare in modo chiaro i dati richiesti dall’Agenzia delle Entrate. In mancanza di questi elementi, il rischio è di perdere il diritto alla detrazione. Le associazioni dei consumatori, come Codacons, hanno già sottolineato l’importanza di una proroga, evidenziando che il bonus ha rappresentato negli anni un incentivo concreto in un periodo di inflazione crescente.
Regole attuali e limiti di spesa del bonus elettrodomestici
Le regole in vigore stabiliscono che la detrazione fiscale sia riconosciuta per l’acquisto di mobili nuovi e grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A per i forni, E per lavatrici, lavasciugatrici e lavastoviglie, e F per frigoriferi e congelatori. La spesa massima detraibile è pari a 5.000 € per ciascuna unità immobiliare oggetto di ristrutturazione, con detrazione pari al 50% da ripartire in dieci anni.

Secondo gli esperti del Sole 24 Ore, questa riduzione del limite ha già inciso sulle famiglie con progetti di spesa più consistenti, che fino a pochi anni fa potevano recuperare fino a 5.000 € di detrazione, mentre oggi il beneficio massimo si ferma a 2.500 €. Non va dimenticato, inoltre, che gli acquisti devono essere strettamente collegati a lavori di ristrutturazione documentabili: senza questi, la domanda non viene accolta.
Prospettive future e richieste di proroga
Il futuro del bonus elettrodomestici resta incerto. Il MEF non ha ancora chiarito se la misura sarà confermata oltre il 2025. Le associazioni dei consumatori e le principali federazioni del settore arredo hanno chiesto al governo di non interrompere il beneficio, sottolineando che ha stimolato migliaia di acquisti e sostenuto le aziende italiane del comparto.
Gli analisti di Itinerari Previdenziali hanno rilevato che l’eliminazione del bonus potrebbe comportare un calo immediato della domanda interna di oltre il 15%, con ricadute significative sul settore produttivo. Al tempo stesso, però, il ridotto spazio di bilancio pubblico rende difficile garantire continuità all’incentivo.
In questo contesto, la raccomandazione degli esperti è quella di monitorare attentamente le decisioni che saranno prese con la prossima legge di bilancio. Chi intende acquistare mobili o elettrodomestici nel 2025 dovrebbe pianificare le spese in anticipo, assicurandosi di rispettare tutte le condizioni richieste per non perdere il diritto alla detrazione Irpef.