Stipendi: come la tua azienda sta bloccando i tuoi aumenti, i particolari da notare subito

L’attuale momento è assai penalizzante sul fronte del mercato del lavoro, con la manodopera pagata sempre meno in rapporto al reale costo della vita e le rappresentanze dei lavoratori ormai abituate a genuflettersi agli imprenditori.

Il confronto con gli altri paesi d’Europa è desolante e lo spettro della disoccupazione firmata AI rende tutto più duro. Ma vediamo come fanno le aziende a bloccare il tuo aumento di stipendio. Innanzitutto, la prima tecnica è quella di assegnare maggiori responsabilità senza aumentare subito lo stipendio, ma promettendo un aumento futuro in relazione ai risultati, ma che puntualmente non arriverà.

persona preoccupata e scritta
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Il rifiuto di un aumento spesso utilizza argomenti del tipo: “ora non è un buon momento per l’azienda”, anche quando in realtà l’azienda registra validi risultati economici che sarebbe giusto condividere coi dipendenti. Un altro argomento forte è quello che dare un aumento riconosciuto ad uno significherebbe doverlo dare a tutti e questo sarebbe insostenibile.

Le tecniche più usate

Molto spesso poi si fanno paragoni con esperienze passate ignorando cambiamenti sociali ed economici. Tante aziende preferiscono offrire bonus non monetari come buoni pasto, polizze sanitarie, che riescono a ottenere a poco prezzo e che per il lavoratore hanno un’incidenza bassa o nulla.

busta paga
Le tecniche più usate-mondoefinanza.it

Tecnica sempre utilizzata è quella di prendere tempo, fare promesse vaghe oppure giustificare il tutto con un avvicendamento nel management e quindi l’incapacità di prendere decisioni importanti. Insomma, il mantra di troppe aziende italiane è quello di mantenere la forza lavoro motivata il più possibile, ma con salari ingiustamente bassi.

Eppure, secondo gli esperti, è sempre utile guardarsi intorno. Il curriculum non va aggiornato ed inviato soltanto quando veniamo licenziati, ma è sempre utile tenere aperti dei canali di collegamento e di dialogo con altre potenziali realtà nelle quali potremmo entrare, forti del know-how acquisito. Spesso nelle aziende c’è un ambiente tossico che punta a sminuire sistematicamente le competenze dei dipendenti.

Non farsi sfruttare

Questo produce un effetto pesante perché il dipendente si convince che quelle stesse competenze abbiano un basso valore aggiunto quando non è così.

Il nuovo datore di lavoro, pur di accaparrarsi un dipendente valido, potrebbe invece attribuire alle skills il giusto valore di mercato. Rispetto ad epoche passate, come gli anni settanta del secolo scorso, la sindacalizzazione dei lavoratori è oggi estremamente bassa e dunque essi sono ben poco coesi nel rivendicare i loro diritti.

Specie la sud le paghe troppo asse rispetto al valore del lavoratore sono praticamente la norma, ma sta ai lavoratori fare scelte consapevoli dal punto di vista politico e sindacale.

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