Gli assegni per il nucleo familiare sono uno strumento importante nello stato sociale italiano.
È importante, però, tenere presente che il diritto a questi assegni si prescrive dopo 5 anni. Quindi, quando ci sono arretrati da richiedere, si potranno avere per un massimo di 5 anni e, se si va più indietro nel tempo, questo diritto non c’è più. Ma vediamo chi può avere diritto ai cinque anni di arretrati.
Lo può richiedere chi non li ha ottenuti per mancata consapevolezza del diritto o delle modalità per richiederlo, soprattutto se non lo si è mai avuto prima. Sai che il problema della discontinuità lavorativa o dei cambiamenti del datore di lavoro hanno complicato la presentazione, magari, delle domande nel passato.
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Le situazioni fa miliari e lavorative complesse spesso portano a chiedere meno del dovuto
Ci sono poi le situazioni familiari complesse con separazioni, divorzi, affidamenti condivisi. In questo caso, gli assegni per il nucleo familiare cambiano ed oscillano, e anche qui è molto probabile che ci siano confusione, ritardi e mancate richieste, anche se si aveva diritto. Tante famiglie poi hanno incontrato problemi con le procedure online. Infatti, dal 2019 la domanda è presentata principalmente per via telematica e non pochi disservizi sono stati legati a questo.
Inoltre, un’altra causa di mancata ricezione degli assegni per il nucleo familiare è dovuta a errori e ritardi da parte del datore di lavoro o dell’ente previdenziale nel riconoscere e versare gli assegni. Ma il problema è quello dei 5 anni, perché a far data dal momento in cui il diritto sarebbe maturato scatta questa sorta di conto alla rovescia.
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Cosa allegare alla richiesta
Al momento della richiesta va dimostrato di aver avuto diritto in quel periodo con una documentazione chiara e corretta che attesti la composizione del nucleo familiare e anche i redditi percepiti. Ma come fare a verificare se si ha diritto a questi arretrati? Fondamentale controllare che per ogni anno degli ultimi cinque si siano avuti i requisiti dal punto di vista di composizione nucleo familiare, situazione lavorativa, ecc.
Verificare tutti i documenti ufficiali e poi consultare il proprio datore di lavoro o l’INPS accedendo tramite SPID per avere informazioni sullo storico delle domande e anche dei pagamenti. Confrontando lo storico con i dati in proprio possesso si potrà capire cosa manca. In alternativa, è sempre buona norma rivolgersi a un CAF di fiducia. Secondo gli esperti, sono un bel po’ gli assegni familiari a cui si ha diritto ma che, per i motivi visti prima, non sono stati richiesti e questo è un danno notevole per le famiglie.