Sono anni che circola una bufala riguardo a una presunta multa di 7.000 € per un ragazzo reo semplicemente di aver guidato l’auto della madre.
È una di quelle fake news che ciclicamente torna ad affliggere il mondo del web. Ma su questa questione è molto importante essere chiari, perché in realtà guidare l’auto dei genitori può condurre a rischi ben più elevati di una banale multa, per quanto corposa. Cerchiamo di capire come stanno le cose.
Quando firmiamo la polizza RC Auto, che tutti dobbiamo fare per legge, certe volte non ci rendiamo conto che alcune delle clausole che ci fanno risparmiare hanno però un costo e dei rischi. Con le piattaforme disponibili online è facile ottenere una polizza a prezzi stracciati. Oggi molti pagano di polizza RC Auto una frazione di quello che pagavano un tempo, quando si recavano sempre presso la stessa assicurazione nella sua sede fisica.
Tuttavia, il rischio è dietro l’angolo e non si tratta di una frode messa in atto dalle compagnie assicurative, ma di una semplice disattenzione nostra che però può costare cara. Se la polizza assicurativa prevede la clausola “guida esperta”, il risparmio può essere notevole e infatti tantissimi di noi spuntano proprio l’opzione della guida esperta o approvano senza rendersi conto che si sta scegliendo questa clausola.
Ma questa postilla del contratto è molto importante perché significa che legalmente la compagnia copre gli incidenti del veicolo solo e unicamente se è alla guida una persona con reale esperienza. Tipicamente parliamo di una certa anzianità di patente o di una certa età.
Quindi se un neopatentato o comunque un ragazzo con un’anzianità di guida o anagrafica inferiore a quella prevista dalla compagnia guida la vettura del genitore e fa un incidente, questa compagnia potrebbe effettivamente rifiutarsi di risarcire i danni.
Il problema è che dal punto legale avrebbe anche ragione, perché se la clausola guida esperta implica che l’auto può essere guidata soltanto da chi abbia più di una certa età o abbia la patente da più di un certo numero di anni, e il ragazzo non raggiunge queste soglie, effettivamente sta di fatto facendo circolare l’auto sprovvista della polizza RCA.
E come sappiamo, questo è gravissimo perché in caso di incidenti saranno il guidatore o il proprietario a dover risarcire la vittima. Quindi attenzione alle fake news, ma attenzione anche, forse ancora di più, a banalizzare i rischi che si corrono quando si viaggia sulla strada.
Le assicurazioni sono molto brave a tutelare i propri interessi e a sfruttare le leggi a proprio vantaggio. Quindi se un ragazzo neopatentato chiede di guidare l’auto di un genitore, questo deve ricordarsi chiaramente che la sua polizza assicurativa consenta questo, perché altrimenti è meglio evitare.
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