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Confermato pignoramento di stipendi, pensioni, conti e case dal Fisco senza bisogno di intervento giudiziario: che succede alle famiglie italiane

Purtroppo è proprio così: l’Agenzia delle Entrate-Riscossione attualmente può effettivamente pignorare stipendi, pensioni, conti correnti, beni mobili e immobili senza passare attraverso la fase giudiziaria.

Questo per i cittadini è giustamente un motivo di apprensione. Ma vediamo concretamente come funziona. L’Agenzia delle Entrate può pignorare direttamente sulla base del suo stesso potere gli stipendi, in una misura fra un decimo e un quinto a seconda delle proporzioni del credito. In particolare, può pignorare un decimo per debiti fino a 2.500 €, un settimo per debiti fino a 5.000 € e un quinto per debiti sopra a 5.000 euro.

Confermato pignoramento di stipendi, pensioni, conti e case dal Fisco senza bisogno di intervento giudiziario: che succede alle famiglie italiane-credit ANSA-Mondoefinanza.it

Per quanto concerne le pensioni, la materia è un po’ differente perché è tutelato il cosiddetto minimo vitale, che sostanzialmente equivale a un assegno sociale maggiorato, al di sotto del quale non si può pignorare.

Situazione pesante per i creditori

I conti correnti, anche senza autorizzazione giudiziaria, possono essere bloccati e le somme possono essere direttamente trasferite per coprire il debito. Il procedimento inizia con la notifica della cartella esattoriale. Essa è a tutti gli effetti un titolo esecutivo e concede al debitore 60 giorni per il pagamento o per l’impugnazione.

Situazione pesante per i creditori-mondoefinanza.it

Se non si seguono queste due vie, si può procedere al pignoramento presso terzi. Con questa formula, spesso fraintesa, si intendono in realtà il datore di lavoro, la banca o l’INPS. La cosa che molti non sanno è che non c’è bisogno di ulteriori avvisi: dunque, una volta arrivata la cartella esattoriale, se non c’è stato pagamento o impugnazione, c’è direttamente il pignoramento presso terzi.

Ma vediamo le novità. Nel 2025 le procedure sono state snellite e questo è stato criticato da molti. I tempi si sono ridotti, ma c’è anche la possibilità di bloccare il pignoramento. Si può infatti richiedere una rateizzazione con pagamento della prima rata pari al minimo 50 € mensili. C’è poi il riconoscimento del minimo vitale sulle pensioni, che non è pignorabile, e poi ci sono anche limiti per il pignoramento di stipendi e pensioni perché comunque bisogna garantire un minimo per la sussistenza.

Beni mobili e immobili

Una questione anche spinosa è relativa ai beni mobili e immobili: in questo caso il pignoramento avviene di norma tramite un ordine di vendita forzata e può essere chiesto solo dopo che si sono passati i termini per l’azione esecutiva. Il pignoramento immobiliare è, per ovvie ragioni, più complesso e segue procedure specifiche nelle quali i diritti di opposizione e i limiti per la tutela del debitore sono rinforzati. Ma per tutelarsi è fondamentale comprendere bene i passaggi dell’impugnazione della cartella esattoriale.

Beni mobili e immobili-mondoefinanza.it

Innanzitutto, bisogna verificare la cartella. Molte sono sbagliate ed è determinante individuare errori e irregolarità o incongruenze. Seconda questione importante è quella del termine per impugnare: infatti è ordinariamente di 60 giorni per tributi e multe stradali, ma per i contributi previdenziali esso scende a soli 40 giorni.

Dunque, in questo caso, confondersi e pensare che si abbiano 60 giorni di tempo può regalare brutte sorprese. Ricordiamoci sempre infatti che il ricorso tardivo non è ammesso.

Poi è importante scegliere la modalità di ricorso: c’è quello amministrativo oppure chiedere revisione, annullamento, ricorso giudiziale, eccetera. Il ricorso, ovviamente, va sempre sempre redatto con l’assistenza di un avvocato esperto in diritto tributario.

Non sempre l’avvocato di famiglia è la scelta giusta: valutiamo la possibilità di rivolgerci a un vero esperto perché la materia è davvero troppo complessa. La documentazione dovrà essere ricca e puntigliosa, con le ricevute di pagamento, prove di errori, dichiarazioni o altri elementi utili.

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