Affitti: che succede realmente adesso se non si paga? I dieci punti della normativa attuale

I rapporti tra inquilino e proprietario possono essere all’insegna della cordiale collaborazione o possono diventare estremamente tesi. Molti si chiedono cosa succede con la normativa 2025 se non si paga l’affitto ed è importante comprendere bene le conseguenze.

Innanzitutto, non pagare l’affitto non è un reato penale, ma costituisce comunque un illecito civile e può condurre a sfratto con aggiunte di richieste di risarcimento. La procedura di sfratto parte anche dopo il mancato pagamento di una sola mensilità, ma devono essere trascorsi almeno venti giorni dalla scadenza. È nella disponibilità del locatore inviare un sollecito formale e anche una diffida a adempiere prima di ricorrere al tribunale.

giorgia meloni e scritta
Affitti: che succede realmente adesso se non si paga? I dieci punti della normativa attuale-credit ANSA-mondoefinanza.it

L’inquilino che sia in difetto è obbligato non solo a pagare gli affitti arretrati, ma anche gli interessi e le spese legali. Eventualmente, se il debito si accumula nel tempo, il locatore può anche chiedere il pignoramento dello stipendio o di altri beni dell’inquilino. Ma l’inquilino facilmente finirà anche nei registri dei cattivi pagatori e le conseguenze più pesanti saranno sul cosiddetto credit score.

Le armi dell’inquilino

L’inquilino, tuttavia, ha la facoltà di chiedere al giudice un termine di grazia fino a 90 giorni per saldare il debito prima che lo sfratto passi alla fase esecutiva. In questo tipo di situazioni, la situazione pregressa spesso conta, e come. Infatti, piccoli ritardi isolati e inquilini con una storia regolare di pagamento possono sicuramente avere margini di tolleranza maggiori, perché la buona fede ha il suo ruolo.

avvocato con bilancia
Le armi dell’inquilino-mondoefinanza.it

Se si arriva effettivamente allo sfratto, è prevista comunque un’udienza in tribunale dove l’inquilino può presentarsi e opporre le sue ragioni o chiedere comunque una dilazione.

Attenzione alle azioni fraudolente come la falsificazione di documenti. In questo caso, l’illecito diventa sul serio un reato penale, ma casi del genere sono per fortuna rari. Ma vediamo i suggerimenti dei Caf su come evitare lo sfratto se ci sono degli arretrati sull’affitto. Innanzitutto, presentarsi all’udienza di sfratto e chiedere al giudice il termine di grazia che abbiamo già visto, perché si tratta di ben tre mesi, alle volte prorogabili fino a sei.

La buona fede

Poi è anche importante dimostrare al giudice la propria difficoltà economica temporanea fornendo delle prove, perché in questo caso sicuramente il termine di grazia sarà concesso. Può essere anche utile tentare una mediazione con il proprietario, perché per il proprietario è comunque sempre più vantaggioso tornare in buoni rapporti con l’inquilino che affrontare le lungaggini di una causa e poi doverne cercare uno nuovo.

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La buona fede-mondoefinanza.it

La via maestra è comunque pagare gli arretrati e le eventuali spese legali prima o anche durante l’udienza per fermare la convalida dello sfratto.

Se ci sono problemi di salute o situazioni familiari oggettivamente difficili, si può anche chiedere una sospensione dello sfratto anche in via straordinaria. Ci sono polizze assicurative o enti di assistenza sociale che in alcune città effettivamente aiutano gli inquilini in situazioni difficili.

In questi casi, non è assolutamente opportuno il fai da te e ci si deve rivolgere a un avvocato esperto in materia per evitare di sottostare a richieste ingiuste, ma per evitare anche di trovarsi in difetto.

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