Il mese di ottobre sarà particolarmente intenso dal punto di vista fiscale. Innanzitutto, bisogna ricordare il versamento IVA e ritenute che va fatto entro il 16 ottobre 2025 ed è importante la puntualità in questi versamenti.
Poi, entro il 27 ottobre abbiamo il modello Intrastat per il terzo trimestre. Una scadenza particolarmente delicata è quella del 31 ottobre, ovvero la presentazione del modello Redditi 2025 (cioè quello relativo all’anno 2024). C’è poi la dichiarazione Irap 2025 e il modello IVA TR per il terzo trimestre.
Questi modelli saranno analizzati dai nuovi software dell’Agenzia delle Entrate e qualsiasi irregolarità o anche solo discrepanza con il resto della situazione del contribuente potrà far scattare dei controlli, resi più agevoli dalle procedure automatizzate. Particolarmente insidiosi possono essere i controlli mirati sulle fatture di acquisto e spese deducibili o inerenti.
Come è noto, infatti, attualmente i modelli informatici dell’Agenzia delle Entrate creano una situazione globale ed euristica della vita del contribuente e dunque cifre che non collimano con quello che dovrebbe essere il tenore di vita o la tipologia del lavoro sicuramente potrebbero essere un problema.
Foto Guardia di finanza
Sono particolarmente puntuali anche i controlli su versamenti e comunicazioni contributive previdenziali e, in questo caso, molte scadranno ad ottobre. Bisogna prestare particolare attenzione alla regolarità fiscale per imprese e partite IVA perché, come sappiamo, tutto ciò che facciamo oggi può essere soggetto a un controllo negli anni successivi. Sono attesi controlli particolari anche sulle locazioni e registrazione di contratti.
Ancora oggi, infatti, la locazione, nonostante le norme estremamente stringenti, è un settore nel quale l’evasione è assai presente e il Fisco appare particolarmente determinato su questo fronte. Particolarmente nel mirino appaiono anche le partite IVA in regime forfettario perché il problema forte è quello della congruità delle dichiarazioni.
Ma cosa fare se si dovessero avere controlli della Guardia di Finanza? Oggi come oggi, la Guardia di Finanza è agevolata da software specifici che permettono di fare un grande lavoro di controllo al posto degli operatori. Se si dovessero avere controlli della Guardia di Finanza non bisogna farsi prendere dal panico e congiuntamente con il commercialista bisogna tenere in ordine e facilmente accessibili i documenti fondamentali.
Dunque, il libro giornale, libro mastro, prima nota, bilancio d’esercizio eccetera dovranno essere chiaramente accessibili e consultabili. Ma fondamentale è anche la documentazione relativa al personale: le buste paga, i contratti di lavoro e soprattutto i documenti relativi alla sicurezza sul lavoro.
Oggi questo tema è considerato cruciale, ma spesso viene preso sottogamba. Anche i documenti amministrativi, come visura camerale, atto costitutivo, statuto, licenza, autorizzazioni, sono da avere in ordine per presentarli facilmente. Potrebbe essere importante anche la corrispondenza commerciale, gli estratti conto bancari e i documenti relativi agli investimenti. Questi sono utili soprattutto se il Fisco sospetta operazioni fraudolente o operazioni mascherate.
Ma, come dicevamo, è determinante fare tutto insieme al proprio consulente fiscale e non fornire dichiarazioni senza assistenza. Se qualche documento non dovesse essere prontamente disponibile, chiedere un termine per consegnarlo in caserma, spiegando il motivo.
Ogni attività va verbalizzata e bisogna leggere attentamente i verbali, inserendo anche eventuali osservazioni o contestazioni e, come sempre, vale la regola d’oro di firmare solo dopo attenta lettura propria e del proprio consulente. Attenzione a non nascondere documenti o a non essere collaborativi, in quanto ciò peggiora soltanto le cose. A richiesta bisogna fornire anche il proprio computer o archivi digitali.
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