Azioni Brunello Cucinelli, -1,4 miliardi bruciati in 2 giorni: 7 numeri clamorosi sul titolo del lusso

Il titolo Brunello Cucinelli ha perso oltre il 40% dai massimi di febbraio 2025, sotto pressione dopo le accuse di violazione delle sanzioni in Russia. La società respinge le contestazioni, ma il mercato resta cauto e gli analisti si dividono fra prudenza e fiducia.

Il percorso in Borsa di Brunello Cucinelli, simbolo del lusso italiano, ha subito una battuta d’arresto significativa. Dopo aver toccato i massimi storici a 130,8 € lo scorso febbraio, il titolo è sceso fino a 82 €, bruciando circa 1,4 miliardi di capitalizzazione in due giorni. A innescare il crollo sono stati i report di Pertento Partners e Morpheus Research, che accusano il gruppo di aver aggirato le sanzioni europee vendendo in Russia e fornendo dati non trasparenti agli investitori.

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Azioni Brunello Cucinelli, -1,4 miliardi bruciati in 2 giorni: 7 numeri clamorosi sul titolo del lusso – mondoefinanza.it

La società ha replicato con una nota ufficiale ribadendo la piena conformità alle regole dell’Unione Europea. Secondo l’azienda, i tre negozi diretti sono chiusi dall’inizio del conflitto e il personale opera solo su richiesta dei clienti negli showroom con prodotti spediti entro i limiti fissati dalle normative, ossia 300 € come valore massimo di trasferimento. Il gruppo ha anche ricordato che la quota di fatturato proveniente dalla Russia è scesa dal 9% del 2021 all’attuale 2%, con esportazioni pari a 5 milioni nel 2024.

Il crollo in Borsa e le analisi fondamentali

L’impatto delle accuse si è tradotto in volumi di scambio fino a 31 volte superiori alla media mensile. Alcuni analisti finanziari hanno sospeso il giudizio in attesa di verifiche indipendenti. Banca Akros, ad esempio, ha congelato rating e target price, sottolineando che eventuali violazioni delle regole europee potrebbero avere anche conseguenze penali con multe fino a 250.000 € e pene detentive.

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Il crollo in Borsa e le analisi fondamentali – mondoefinanza.it

Oddo BHF ha ridotto la raccomandazione a neutral e abbassato il prezzo obiettivo a 83 €, vicino alle quotazioni attuali. Equita Sim, invece, mantiene una visione più stabile, confermando un target a 103 € e ricordando che la gestione del magazzino elevato e della scontistica aggressiva è parte del modello di business dell’abbigliamento, simile a quello di altri marchi come Zegna. L’ebitda margin ex-IFRS16, al 18,6% nel primo semestre 2025, resta vicino alla media triennale del 19,5%, un dato superiore ai livelli pre-Covid.

Il quadro tecnico e le prospettive di mercato

Sul fronte tecnico, il titolo Brunello Cucinelli mostra un chiaro trend ribassista. Come osservato da David Pascucci di XTB, la perdita del 40% dai massimi ha riportato le quotazioni ai minimi del 2024, con un calo giornaliero del 17,3% che evidenzia la fragilità attuale. Pascucci individua possibili livelli di supporto tra 70 € e 80 €, zone considerate cruciali per testare la tenuta del titolo.

Intermonte sottolinea che i ricavi dalla Russia, stimati in circa 30 milioni tra retail e wholesale, rappresentano solo il 2% del fatturato di gruppo, una quota non determinante ma comunque oggetto di attenzione da parte del mercato. Nel frattempo, alcuni desk riportano vendite consistenti da parte di fondi Esg, in attesa di chiarimenti ufficiali.

La vicenda resta quindi sospesa tra il rischio reputazionale e la solidità dei numeri. Da un lato la pressione degli hedge fund e i dubbi regolatori, dall’altro i dati finanziari ancora in crescita e una strategia che punta su espansione retail e posizionamento nel segmento più alto del lusso. L’esito delle verifiche indipendenti sarà determinante per capire se il ribasso rappresenta un segnale di debolezza strutturale o solo una fase di correzione in un percorso di lungo termine che resta comunque legato al fascino del marchio Brunello Cucinelli.

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