Il tuo nome nel dark web? Google ora ti avvisa gratis con un nuovo servizio

Google ha reso gratuito il “report dark web”, lo strumento che permette di verificare se il proprio nome, l’email o altri dati personali compaiono in database compromessi. Un passo importante per la sicurezza digitale, che offre notifiche immediate e suggerimenti pratici su come proteggersi.

Il tema dei dati personali nel dark web è diventato centrale negli ultimi anni, con miliardi di credenziali rubate che circolano tra forum e mercati nascosti. Focus ha ricordato come siano stati individuati oltre 16 miliardi di account violati a livello globale, una cifra che rende l’idea della scala del fenomeno. Per rispondere a questa emergenza, Google ha introdotto un servizio che consente a ogni utente di controllare in autonomia se le proprie informazioni – indirizzi email, numeri di telefono o persino indirizzi fisici – siano finite in questi archivi.

dark web google security
Il tuo nome nel dark web? Google ora ti avvisa gratis con un nuovo servizio – mondoefinanza.it

Non è una novità assoluta, visto che da tempo esistono strumenti come “Have I Been Pwned?”, ma l’iniziativa di Mountain View ha un valore aggiunto: l’integrazione diretta nell’account Google e l’uso di notifiche in tempo reale. Business Insider ha evidenziato come dal luglio 2024 la funzione sia disponibile senza abbonamenti a Google One, segnando una svolta nell’accessibilità della protezione digitale. A completare il quadro, Google Support ha chiarito che i risultati vengono mostrati in forma parziale e oscurata, per ridurre ulteriormente il rischio di esposizione.

Come funziona il controllo dei dati nel dark web

Attivare il report dark web è semplice: basta accedere alla sezione “Sicurezza” del proprio account Google e selezionare quali informazioni monitorare. Il sistema confronta i dati inseriti con elenchi provenienti da violazioni note e archivi disponibili nel dark web, restituendo segnalazioni se emergono corrispondenze. Le notifiche vengono inviate via email o push, insieme a indicazioni pratiche come modificare la password o attivare l’autenticazione a due fattori. Secondo la documentazione ufficiale, il servizio non è disponibile per account Google Workspace o supervisionati, e la copertura varia a seconda del Paese.

dark web google
Come funziona il controllo dei dati nel dark web – mondoefinanza.it

Google specifica inoltre che i database utilizzati sono quelli a cui l’azienda ha accesso: non tutte le informazioni compromesse, quindi, vengono individuate, ma il monitoraggio resta un alleato utile per ridurre i rischi. Focus sottolinea che l’attenzione su questi strumenti è cresciuta dopo episodi come la compromissione di Salesforce, attribuita al gruppo ShinyHunters, che ha mostrato quanto velocemente dati aziendali e personali possano essere sfruttati per campagne di phishing.

Vantaggi e limiti del monitoraggio con Google

L’utilità principale del report dark web è la rapidità con cui segnala la presenza dei propri dati sensibili in contesti a rischio, fornendo suggerimenti immediati su come reagire. L’Agenzia per la cybersicurezza nazionale ricorda che l’adozione di strumenti di prevenzione, unita a pratiche come password robuste e autenticazione multifattore, rappresenta oggi il metodo più efficace per limitare i danni di una violazione. Tuttavia, il dark web resta un ambiente in continua evoluzione e non tutto è rilevabile: Google stessa spiega che i risultati dipendono dall’accesso a fonti aggiornate e potrebbero non includere violazioni ancora non pubbliche.

Anche per questo gli esperti raccomandano di affiancare al controllo automatico una costante attenzione agli accessi sospetti sugli account e all’uso di strumenti di sicurezza aggiuntivi. Come osserva Business Insider, la scelta di rendere gratuito il servizio amplia la platea degli utenti protetti e rafforza la cultura della prevenzione, ma la responsabilità finale rimane nelle mani di chi deve intervenire tempestivamente sui propri dispositivi e credenziali.

Gestione cookie