Pochi lo sanno, ma vi sono casi nei quali la pensione del genitore aumenta gli introiti del figlio, e vediamoli insieme, visto che hanno una concreta utilità.
Innanzitutto, c’è la ricezione della pensione di reversibilità da parte dei figli quando il genitore dovesse venire a mancare. Inoltre, c’è la pensione ai superstiti percepita dai figli studenti fino a una certa età o inabili senza limiti. Ancora in caso di vedovanza: il figlio che riceve una quota della reversibilità. C’è poi il caso dei figli beneficiari di pensioni indirette legate a condizioni di invalidità oppure accompagnamento del genitore. Inoltre, i figli possono percepire assegni per il nucleo familiare basati sul reddito pensionistico del genitore.

Ma vediamo in quali casi concreti la pensione di reversibilità conta come reddito per i figli. Vi è da chiarire preliminarmente che i figli hanno diritto alla reversibilità se sono minorenni, studenti fino a 21 anni (conta anche la scuola media professionale) oppure universitari fino ad un massimo di 26 anni.
I casi previsti, leggili con molta attenzione
Però occorre che siano a carico del genitore deceduto e non svolgano un lavoro. Diverso è il caso dei figli inabili al lavoro di qualsiasi età, perché in questo caso la pensione di reversibilità non conosce un vero e proprio limite, ma c’è sempre la condizione di essere a carico del genitore.

Per quanto concerne i figli maggiorenni e studenti, il requisito dell’essere a carico viene definito e temperato da reddito annuo non superiore al trattamento minimo INPS maggiorato del 30%. La pensione di reversibilità è comunque cumulabile con altri redditi, ma se ci sono redditi propri del beneficiario, la stessa pensione subisce riduzioni progressive, per la verità piuttosto marcate. Se ci sono figli fino a 21 anni o fino a 26 se studenti universitari o inabili, non scattano riduzioni sulla reversibilità e questo a prescindere dal reddito percepito.
Quali redditi la abbassano
La pensione di reversibilità ai figli si computa come reddito per quanto concerne valutazioni economiche e familiari, ma questa normativa è studiata in modo tale da non penalizzare i figli con tagli particolarmente pesanti. Nel dettaglio, come sappiamo, per i figli fino a 21 anni di età o fino a 26 se studenti, il problema dei redditi non si pone.
Per quanto riguarda i figli inabili, anche qui il reddito non è un problema. Sono invece considerati redditi che possono abbassare la reversibilità soltanto quelli assoggettati all’IRPEF, ma sono esclusi i trattamenti di fine rapporto, il reddito della casa di abitazione, competenze arretrate soggette a tassazione separata e ovviamente la pensione di superstiti stessa.