L’Italia ha la necessità di aggiornare la sua flotta auto, davvero vecchia ed inquinante.
Importante avere un quadro completo. Innanzitutto, c’è l’incentivo fino a € 11.000 per persone con ISEE sotto i € 30.000 quando si rottama il veicolo fino all’Euro 5. Poi, c’è l’incentivo sino a un massimo di € 9.000 per cittadini con ISEE tra € 30.000 e € 40.000, sempre per rottamazione di veicolo fino all’Euro 5.
Poi, c’è da considerare il contributo fino al 30% del prezzo di acquisto con un massimo di € 20.000 per le microimprese che rottamano il veicolo usato. Poi, ci sono particolari bonus per i residenti nelle aree urbane funzionali.
Ma comprare un’auto elettrica è davvero così facile? Quando sono partiti i bonus, passare all’auto elettrica sembrava una passeggiata ed era considerato anche di gran moda, ma oggi molti di quelli che hanno fatto questa transizione appaiono perplessi, quando non pentiti. Vediamo per quali motivi.
Innanzitutto, ci sono spesso presenti problemi di ricarica, come interruzioni e mancato avvio della ricarica dovuti ad incompatibilità con alcune colonnine. Poi, c’è il problema lamentato da molti del degrado progressivo della batteria che man mano riduce l’autonomia reale nel tempo, specie dopo uno o due anni, e costringe a ricariche continue e a trovare la colonnina, che non è sempre facile. La batteria ausiliaria da 12 volt può scaricarsi o causare problemi per malfunzionamenti elettrici.
Inoltre, c’è chi denuncia problemi software anche coi sistemi di infotainment soggetti a lag o crash. Inoltre, molti ignorano che l’usura degli pneumatici avviene prima, perché le auto elettriche pesano di più. Il motore elettrico è soggetto a guasti e malfunzionamenti e i meccanici capaci di aggiustarlo sono davvero molto pochi.
Qui veniamo a quello che è forse il problema che ha suscitato più polemiche: quante volte si è costretti ad andare dal meccanico? Purtroppo, sono un bel po’, ma trovare un meccanico specializzato per auto elettriche in Italia è difficilissimo. La riparazione e manutenzione delle elettriche richiedono competenze assai specifiche e totalmente diverse da quelle meccaniche.
Tra l’altro, occorrono certificazioni particolari per lavorare con sicurezza sulle alte tensioni che circolano in queste vetture. Il numero attuale dei meccanici qualificati per lavorare sull’elettriche è incredibilmente basso. Tra l’altro, molte riparazioni, e soprattutto quelle che hanno a che fare con l’alta tensione, possono essere effettuate per legge soltanto da personale formato secondo normative molto particolari.
E questo problema non è un ritardo solo italiano, ma riguarda gran parte d’Europa. Attualmente i meccatronici specializzati sono incredibilmente pochi ed è considerata una delle professioni del futuro, sempre che l’avvento dei robot in questo settore non renda i meccatronici specializzati obsoleti prima ancora di essere entrati nel cuore del loro lavoro.
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