Con l’Interpello 247 del 2025 l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che il cosiddetto bonus Giorgetti è esente da IRPEF anche per i lavoratori iscritti alle gestioni esclusive AGO. Si amplia così la platea di chi può usufruire dell’incentivo, che riguarda sia la pensione anticipata ordinaria sia Quota 103 maturata entro il 31 dicembre 2025.
Il bonus Giorgetti, operativo dal 1° settembre 2025, consente a chi ha i requisiti per la pensione anticipata ordinaria o per Quota 103 di restare al lavoro percependo in busta paga la quota contributiva IVS a proprio carico. Si tratta di circa il 9,19% della retribuzione mensile lorda, importo che l’INPS conferma essere interamente esentasse e non imponibile IRPEF. La misura, introdotta con la legge di Bilancio 2025, è stata ribadita con la circolare INPS n. 102/2025 e con la successiva risoluzione n. 45/E, che hanno definito modalità applicative e ambito soggettivo.

Il lavoratore, rinunciando ai contributi a suo carico, incassa una somma netta maggiore, mentre la quota del datore di lavoro continua a essere regolarmente versata. L’Interpello 247 ha fugato i dubbi su chi appartiene alle gestioni esclusive (come ex INPDAP), stabilendo che rientrano anch’essi nella platea.
Chi ha diritto al bonus Giorgetti e cosa prevede la normativa
Il bonus Giorgetti spetta ai lavoratori dipendenti, pubblici e privati, che entro il 31 dicembre 2025 raggiungono i requisiti per la pensione anticipata ordinaria (42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini, 41 anni e 10 mesi per le donne) oppure per Quota 103 (62 anni di età e 41 anni di contributi). In entrambi i casi, il dipendente può chiedere all’INPS di trattenere per sé la quota di contributi IVS, vedendola così corrisposta in busta paga come importo netto aggiuntivo. La questione che aveva sollevato dubbi riguardava i lavoratori iscritti a gestioni esclusive dell’AGO, tradizionalmente escluse da alcune misure previdenziali.

L’interpello 247, pubblicato dalle Entrate, ha stabilito che anche tali soggetti possono beneficiare del bonus, consolidando il principio che la normativa include tutte le forme di assicurazione generale obbligatoria senza distinzioni. Inoltre, la risoluzione n. 45/E del 2025 ha ribadito che le somme percepite non concorrono al reddito imponibile IRPEF.
Modalità operative, decorrenze e impatti del bonus Giorgetti
Secondo la circolare INPS n. 102 del 2025, il bonus Giorgetti è già applicato nel settore privato da settembre, mentre per i lavoratori pubblici la decorrenza è fissata a novembre 2025. La domanda va presentata all’INPS tramite portale online o patronato, con certificazione dei requisiti maturati. La scelta deve essere fatta prima della decorrenza della pensione, ed è valida fino a quando il lavoratore decide di restare in servizio. L’interpello 247 è importante perché assicura uniformità di trattamento e rimuove i dubbi interpretativi. Restano centrali le scadenze: solo chi raggiunge i requisiti entro il 31 dicembre 2025 può aderire, salvo proroghe future.
L’incentivo non modifica la pensione già maturata ma può ridurre in parte il montante contributivo finale, dato che il lavoratore rinuncia ai contributi personali. Tuttavia, la maggiore liquidità immediata in busta paga rappresenta un beneficio concreto. L’Agenzia delle Entrate e l’INPS sottolineano che il bonus è esente da tassazione e che non va indicato nella dichiarazione dei redditi. Con queste precisazioni, il bonus Giorgetti si conferma uno strumento importante di flessibilità, legato a Quota 103 e alla pensione anticipata ordinaria, offrendo nuove possibilità a migliaia di lavoratori.