Vivo nella casa con mia zia, la devo ristrutturare, posso chiedere il bonus casa?

Vivi con tua zia e devi ristrutturare l’abitazione, ma non sei proprietario? La normativa consente ai familiari conviventi di fruire del bonus casa se rispettano requisiti precisi. Conta la convivenza anagrafica alla data di inizio lavori, il pagamento con bonifico parlante e la corretta intestazione delle fatture, come chiarito dall’Agenzia delle Entrate.

Vivere con un parente stretto come una zia, senza possedere alcun diritto di proprietà sull’immobile, solleva spesso dubbi quando si parla di ristrutturazioni edilizie e agevolazioni fiscali. Nel corso degli anni l’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti precisi, inseriti anche nella guida “Ristrutturazioni edilizie – A chi spetta”, spiegando che la detrazione non riguarda solo i titolari di un diritto reale, ma anche i familiari conviventi del proprietario. In questo caso, quindi, se sei residente con tua zia e partecipi alle spese dei lavori, puoi avere diritto al bonus ristrutturazioni 50%.

ristrutturazione
Vivo nella casa con mia zia, la devo ristrutturare, posso chiedere il bonus casa? – mondoefinanza.it

È essenziale però che la convivenza sia già in essere alla data di avvio dei lavori, che le fatture siano intestate a te e che i pagamenti avvengano con bonifico parlante. Senza questi requisiti la detrazione non è riconosciuta. Inoltre, per alcuni bonus collegati, come il bonus mobili, il beneficio spetta a chi usufruisce della detrazione principale, quindi anche al familiare convivente che sostiene le spese.

Requisiti pratici per ottenere il bonus come familiare convivente

Il bonus casa spetta al familiare convivente che dimostri la residenza anagrafica presso l’immobile oggetto di lavori già all’inizio del cantiere. Si tratta di un requisito fondamentale, come chiarito da diverse circolari, tra cui la Circolare 7/E dell’Agenzia delle Entrate. È inoltre indispensabile che le spese siano effettivamente sostenute da te: le fatture devono riportare il tuo nome e i bonifici parlanti devono essere effettuati da un conto a te intestato.

agenzia entrate bonifici
Requisiti pratici per ottenere il bonus come familiare convivente – mondoefinanza.it

Serve anche il consenso del proprietario, cioè tua zia, che autorizzi i lavori e la detrazione a tuo beneficio. La documentazione richiesta include: titolo edilizio (CILA o SCIA se necessaria), ricevute di pagamento, dichiarazione di residenza e stato di famiglia. In assenza di tali elementi, la detrazione non può essere riconosciuta, nemmeno in parte.

Agevolazioni accessorie e limiti da considerare

Chi accede al bonus ristrutturazioni come familiare convivente può beneficiare anche delle agevolazioni collegate, come il bonus mobili ed elettrodomestici, sempre nel rispetto dei tetti annuali fissati dalla normativa. L’aliquota del 50% si applica fino al limite massimo di spesa previsto per unità immobiliare (96.000 €), da suddividere in dieci quote annuali di pari importo. È importante ricordare che dal 2024 non è più possibile, salvo eccezioni specifiche, optare per lo sconto in fattura o la cessione del credito, perciò la detrazione resta fruibile solo in dichiarazione dei redditi.

Secondo le istruzioni per il modello 730, le spese vanno indicate nel Quadro E, sezione III-A, righi E41-E43, con allegata la documentazione fiscale e tecnica richiesta. In questo modo, anche chi vive con la zia senza essere proprietario può usufruire del bonus casa, a condizione che tutti i passaggi formali vengano rispettati.

Gestione cookie