Sono invalido al 100% e percepisco la pensione di 333 euro, ho diritto all’incremento presentando l’ISEE?

Invalidità civile al 100% e pensione di circa 333 €: molti si chiedono se spetti davvero l’incremento previsto dalla Sentenza 152/2020 e dal DL 104/2020. La cosiddetta maggiorazione, nota anche come “incremento al milione”, non dipende dall’ISEE ma da specifici limiti di reddito personali e familiari. Capire le regole è fondamentale per sapere se si ha diritto all’aumento.

Parlare di invalidità civile significa affrontare una materia complessa, che tocca non solo l’aspetto economico ma anche quello sociale e personale. Le prestazioni riconosciute dall’INPS non sono tutte uguali e variano in base al grado di invalidità, all’età e alla situazione reddituale. Proprio per questo spesso sorgono dubbi, come quello sull’incremento della pensione di invalidità. Si tratta di un meccanismo particolare che può far aumentare l’importo mensile spettante, ma solo a certe condizioni.

invalido civile isee
Sono invalido al 100% e percepisco la pensione di 333 euro, ho diritto all’incremento presentando l’ISEE? – mondoefinanza.it

C’è chi pensa che sia necessario presentare l’ISEE, chi ritiene che l’aumento riguardi tutti indistintamente e chi teme di non rientrare nei parametri fissati. La verità è che la normativa è chiara, ma richiede attenzione nel distinguere tra reddito personale e reddito coniugale. A questo si aggiunge il tema della convivenza: se l’invalido non è sposato, conta solo ciò che percepisce lui, senza considerare i familiari con cui vive. Sono particolari che possono cambiare l’esito finale e che vanno letti con attenzione nei documenti ufficiali dell’INPS.

Le regole dell’incremento al milione

L’incremento al milione è stato introdotto dalla Sentenza 152/2020 della Corte costituzionale e recepito dal DL 104/2020. La misura riguarda gli invalidi civili totali al 100%, i ciechi civili e i sordi, con età compresa tra i 18 e i 67 anni. In precedenza, la maggiorazione spettava solo agli over 60. La logica è quella di garantire un sostegno economico più adeguato a chi non ha la possibilità di lavorare e non dispone di altri redditi. L’importo base della pensione di invalidità nel 2025 è di circa 336 € mensili, per tredici mensilità.

ciechi sordi
Le regole dell’incremento al milione – mondoefinanza.it

Con la maggiorazione, l’assegno può arrivare fino a circa 747,84 € mensili complessivi. Non è però un aumento automatico: l’INPS verifica i requisiti reddituali anno per anno. Per il 2025 le soglie sono fissate a 9.721,92 € di reddito personale annuo se non coniugato, oppure 16.724,89 € se coniugato, considerando in questo caso anche i redditi del coniuge. Chi rientra in questi limiti può avere l’aumento pieno, mentre chi si avvicina al tetto massimo ottiene una maggiorazione ridotta fino al suo azzeramento.

Redditi da considerare e modalità di riconoscimento

Un punto importante riguarda i redditi da prendere in considerazione. Come chiarito dall’INPS, rientrano tutti i redditi assoggettabili a IRPEF, comprese pensioni e assegni, con l’esclusione di indennità di accompagnamento, indennità di frequenza e altre prestazioni assistenziali esenti. L’ISEE non ha alcun ruolo nel calcolo dell’incremento: ciò che conta è solo il reddito personale o quello cumulato con il coniuge. L’aumento non va richiesto con una domanda specifica se si è già titolari della pensione di invalidità, perché l’INPS effettua d’ufficio le verifiche sui redditi dichiarati. Tuttavia, è fondamentale aggiornare correttamente la propria posizione reddituale per non perdere il diritto o per evitare indebiti che potrebbero essere richiesti indietro.

Secondo fonti autorevoli come le circolari INPS e le interpretazioni di esperti di previdenza, l’adeguamento ha lo scopo di garantire un livello minimo di sostentamento a chi non può contare su altre entrate. In sintesi, chi percepisce circa 333 € di pensione di invalidità e non ha altri redditi, rientra nei limiti previsti e ha diritto all’incremento fino alla soglia massima. Se invece esistono altri redditi, il calcolo diventa proporzionale e può ridurre progressivamente l’importo aggiuntivo.

Gestione cookie