Il Bonus Mobili è una detrazione fiscale pari al 50% sull’acquisto di mobili, ma anche grandi elettrodomestici, unicamente finalizzati al corredo di un immobile oggetto di ristrutturazione edilizia.
Questa ristrutturazione deve essere iniziata successivamente al primo gennaio 2017. Ma, come la giurisprudenza costante conferma, il requisito fondamentale è che la spesa dei mobili sia funzionalmente e chiaramente collegata ai lavori di ristrutturazione edilizia che danno diritto a detrazioni come il Bonus Ristrutturazioni oppure il Superbonus 110%.

Dunque si deve dimostrare che l’immobile sia in corso di ristrutturazione nell’anno in cui si effettuano gli acquisti di mobili oppure che, comunque, la ristrutturazione sia iniziata prima degli acquisti, in modo tale da escludere strumentalizzazioni volte a ottenere detrazioni su mobili o grandi elettrodomestici non direttamente connessi con l’immobile di cui si parla.
La sostituzione di infissi e serramenti, in particolare, è stata spesso oggetto di contenziosi.
Come essere in regola
Questo tipo di sostituzione è considerata un intervento di ristrutturazione edilizia e rientra, quindi, nei lavori ammessi sia dal Bonus Ristrutturazione, che attualmente vale il 65%, sia dal vecchio Superbonus 110%, se però collegato agli interventi cosiddetti trainanti.

Dunque, la sostituzione di serramenti esterni e infissi può dare diritto al Bonus Mobili, purché collegata a tali interventi trainanti oppure a ristrutturazione straordinaria.
Andando su quelle che sono le cifre, il Bonus Mobili 2025 vale una detrazione del 50% fino a un massimo di 5.000 euro di spesa per unità immobiliare, da ripartire nei soliti dieci anni. Questo limite non è connesso con l’importo speso per le ristrutturazioni e si riferisce solo all’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici.
Cumulabilità e calcoli
Vediamo la cumulabilità e le condizioni specifiche: la normativa consente la cumulabilità tra il Superbonus 110% e il Bonus Mobili. L’Agenzia delle Entrate ha varie volte chiarito che è possibile usufruire contemporaneamente delle detrazioni, ma serve che il Bonus Mobili sia strettamente collegato agli interventi trainanti. Ovviamente è indispensabile conservare tutta la documentazione che attesti l’inizio dei lavori, quindi CILAS eccetera.

Ovviamente è sempre consigliabile effettuare i pagamenti con strumenti tracciabili come bonifici parlanti. Fondamentali le causali, i riferimenti normativi del bonus eccetera. Ma spesso sorgono errori su questo limite di spesa €5.000 e sul suo calcolo: vediamo di fugare ogni dubbio.
Il limite di spesa del Bonus Mobili 2025 si calcola come importo massimo su cui applicare poi la detrazione del 50%. Dunque, anche se spesso si parla di 5.000 euro, questo è da intendersi come massimale della spesa per l’acquisto, perché la detrazione spettante, essendo pari al 50%, vale un massimo di €2.500 suddivisi in 10 quote annuali tutte uguali.
Se, ad esempio, si spendono €8.000 per mobili ed elettrodomestici, la detrazione si potrà calcolare comunque solo su €5.000 e, dunque, si avrà diritto ai consueti €250 all’anno per 10 anni. €3.000 di spesa per i mobili o grandi elettrodomestici finiranno nel dimenticatoio e non saranno agevolabili. Ma l’importo massimo di €5.000 è riferito a ciascuna unità immobiliare, comprensiva delle eventuali pertinenze.