Cedole fino al 2,95% e rendimenti fino al 2,59% per i migliori BTP a 5 anni: quale scegliere davvero?


Cosa spinge davvero a scegliere un BTP piuttosto che un altro, quando le scadenze sono simili ma i rendimenti sembrano raccontare storie diverse? Dietro numeri che a prima vista possono sembrare simili, si nascondono strategie ben differenti, piccoli dettagli capaci di cambiare completamente l’efficacia di un investimento. Ogni titolo di Stato è come un vestito su misura: quello che calza perfettamente a un risparmiatore può risultare scomodo per un altro. Ecco perché la scelta del giusto BTP può fare davvero la differenza.

A volte si accede all’home banking con l’idea di investire in qualcosa di sicuro e ci si imbatte nei Buoni del Tesoro Poliennali. Nome rassicurante, sì, ma che racchiude scelte molto diverse tra loro. Alcuni BTP offrono cedole alte, altri sono venduti a prezzo scontato. Alcuni puntano su rendite semestrali, altri sul guadagno finale. Quando la scadenza residua è attorno ai cinque anni, queste differenze si fanno ancora più rilevanti.

Persona che mette soldi in un salvadanaio
Cedole fino al 2,95% e rendimenti fino al 2,59% per i migliori BTP a 5 anni: quale scegliere davvero?-mondoefinanza.it

Negli ultimi mesi, tre titoli si sono fatti notare: 0.95-BTP-01AG30, 2.95-BTP-01LG30 e 1.35-BTP-01AP30. Ognuno presenta vantaggi diversi, adatti a profili distinti. Il punto, quindi, non è trovare “il migliore in assoluto”, ma il più adatto a obiettivi e necessità personali.

Prezzo basso e rendimento nascosto: il 0.95-BTP-01AG30

Acquistabile oggi a circa 92,06, questo BTP restituisce 100 alla scadenza del primo agosto 2030. La cedola è modesta, solo 0,95% annuo, ma il vero guadagno è nel capitale finale. Il rendimento netto si aggira attorno al 2,59%, interessante per un titolo con flusso cedolare così basso.

Calcoli rendimenti, penna e monete
Prezzo basso e rendimento nascosto: il 0.95-BTP-01AG30-mondoefinanza.it

Chi sceglie questo strumento rinuncia a un’entrata regolare, ma ottiene un potenziale guadagno a scadenza superiore alla media, a patto di tenerlo fino alla fine. Non è indicato per chi cerca redditi stabili, ma può essere una scelta furba per chi ha tempo e punta a una valorizzazione del capitale nel medio periodo.

Va però tenuto presente che titoli con cedole basse sono più sensibili ai movimenti dei tassi d’interesse. Se i tassi salgono, il valore del titolo potrebbe scendere più degli altri. In caso contrario, potrebbe apprezzarsi rapidamente.

Cedole stabili o via di mezzo? 2.95-BTP-01LG30 e 1.35-BTP-01AP30

Chi preferisce un’entrata costante può guardare con interesse al 2.95-BTP-01LG30, che offre un flusso annuo del 2,95%. Viene scambiato quasi alla pari, intorno a 100,95. Il rendimento netto è attorno al 2,38%. Il vantaggio qui è la prevedibilità: ogni sei mesi arrivano cedole interessanti, ideali per chi integra il reddito con rendite fisse.

D’altro canto, una cedola così alta è più esposta al prelievo fiscale sul capitale. E, in caso di vendita anticipata, anche questo titolo può subire perdite se i tassi si alzano. Tuttavia, mantenendolo fino a luglio 2030, il flusso è assicurato.

Infine, il 1.35-BTP-01AP30 rappresenta il compromesso. La cedola è intermedia, l’1,35% annuo, e il prezzo d’acquisto attuale è circa 94,65. Offre sia un minimo flusso semestrale che un buon guadagno potenziale alla scadenza, con un rendimento netto intorno al 2,45%.

Questo titolo può risultare ideale per chi cerca un equilibrio tra entrate e rendimento finale, senza esporsi troppo né a cedole basse né a flussi troppo elevati e tassati. Non eccelle in un aspetto specifico, ma offre una gestione serena per chi ha un profilo moderato.

Gestione cookie