Busta paga più alta a settembre per moltissimi lavoratori, ecco chi riceverà di più

Un aumento silenzioso ma concreto: per molti lavoratori e pensionati italiani, settembre porta una busta paga più ricca. Non è un premio né un incentivo, ma il risultato diretto di scelte fatte nei mesi estivi. Chi ha compilato la dichiarazione dei redditi tra luglio e agosto può ritrovarsi con qualche centinaio di euro in più. Il tutto senza dover fare richieste aggiuntive o domande speciali. E c’è una finestra ancora aperta che può fare la differenza per chi è in ritardo.

Mentre l’estate scivola via e le giornate si accorciano, c’è una buona notizia per molti: a settembre le buste paga potrebbero riservare una sorpresa gradita. Non si tratta di un incremento fisso, ma di rimborsi legati alla dichiarazione dei redditi. Chi ha inviato il modello 730 tra il 15 luglio e il 31 agosto potrà ricevere i conguagli direttamente nello stipendio di questo mese. Un’opportunità concreta che può fare la differenza, specialmente in un periodo in cui il costo della vita continua a salire.

banconote messe a forma di ventaglio
Busta paga più alta a settembre per moltissimi lavoratori, ecco chi riceverà di più-mndoefinanza.it

Anche i pensionati sono coinvolti, seppur con tempistiche diverse: l’INPS impiega circa due mesi per elaborare le dichiarazioni, quindi i conguagli per chi ha presentato il modello nei mesi scorsi saranno visibili da settembre inoltrato o ottobre. Intanto, chi non ha ancora provveduto, ha tempo fino alla fine di settembre per inviare il modello 730 e fino al 31 ottobre per il modello Redditi.

Busta paga più alta a settembre: tutto merito dei rimborsi fiscali

Le buste paga più alte a settembre derivano da rimborsi fiscali relativi a spese detraibili sostenute nel 2023. Chi ha incluso nella propria dichiarazione costi per visite mediche, mutuo prima casa, spese scolastiche o attività sportive dei figli, può ritrovarsi ora con un accredito in più. Il datore di lavoro, in qualità di sostituto d’imposta, trattiene o eroga direttamente quanto dovuto.

persone felici per la busta paga più alta
Busta paga più alta a settembre: tutto merito dei rimborsi fiscali-mondoefinanza.it

Un esempio concreto: chi ha sostenuto 1.000 euro di spese sanitarie con diritto a una detrazione del 19%, potrebbe ricevere circa 190 euro. Lo stesso vale per chi ha pagato interessi sul mutuo o spese per l’asilo nido. Si tratta di cifre che, sommate, possono raggiungere anche i 300-400 euro, soprattutto per le famiglie con figli.

Attenzione però: i rimborsi arrivano solo a chi ha inviato la dichiarazione entro il 31 agosto. Chi la presenterà a settembre riceverà gli eventuali conguagli solo a ottobre. Non va dimenticato un altro aspetto: chi ha ricevuto bonus a cui non aveva diritto dovrà restituirli. Le somme verranno trattenute direttamente dallo stipendio o dalla pensione, riducendo l’importo netto.

Bonus Natale e scadenze: ultime occasioni da non perdere

Tra le opportunità ancora attive, c’è anche il cosiddetto bonus tredicesima, destinato a lavoratori dipendenti con reddito annuo inferiore a 28.000 euro. Il requisito principale è avere almeno un figlio fiscalmente a carico e un’imposta lorda superiore alle detrazioni per lavoro dipendente. Chi non ha ricevuto il bonus in busta paga lo scorso dicembre può ancora beneficiarne attraverso la dichiarazione dei redditi.

Per farlo, è necessario compilare correttamente il rigo C14 del modello 730/2025 o il rigo RC14 del modello Redditi 2025, utilizzando le informazioni fornite nella Certificazione Unica, ai punti 721 e 726. È un dettaglio tecnico, ma vale la pena prestare attenzione: il contributo può valere anche diverse centinaia di euro.

Le scadenze sono vicine: 30 settembre per il 730, 31 ottobre per il modello Redditi. Agire per tempo permette di non perdere né rimborsi né bonus. E considerando che oltre 42 milioni di italiani presentano ogni anno la dichiarazione, non si tratta di una procedura marginale, ma di un appuntamento che può fare la differenza nel bilancio familiare.

Vale la pena riflettere: se qualche ricevuta ben conservata può trasformarsi in un piccolo extra a fine mese, forse compilare la dichiarazione con cura non è solo un obbligo, ma un’opportunità.

Gestione cookie